Grigor Dimitrov, numero sette del seeding, ha giocato una grande partita contro il campione in carica Milos Raonic, dimostrando di aver ritrovato un gran tennis e, specialmente, tanta sicurezza da un punto di vista mentale. Nel primo set c’è stato un equilibrio perfetto con i servizi decisivi non per numero di aces realizzati ma di pochi punti ottenuti con la risposta. Non ci sono stati break e neanche games ai vantaggi, pochi scambi, 15 vincenti a 13 per Dimitrov che ha commesso un maggior numero di errori forzati mentre il canadese ha sprecato un po’ di più e, alla fine solo due punti in più per il bulgaro, uno al servizio e uno in risposta, che gli hanno permesso di vincere il tie-break. Stranamente Raonic ha messo a segno solo due aces perchè ha servito quasi sempre al corpo del bulgaro che in qualche modo riusciva a toccare la palla o riusciva a rispondere permettendo però a Raonic di chiudere facilmente il punto. Al tie-break, contrariamente a quanto successo fino a quel momento ci sono stati tanti mini-break con Dimitrov che all’inizio è andato 3-0 manovrando bene con il back di rovescio ma si è fatto recuperare. Il bulgaro è riuscito a mantenere sempre un punto di vantaggio fino a quando Raonic si è procurato un set point sul 6-5 annullato da Dimitrov con il servizio che ha poi trovato il mini-break decisivo con uno straordinario passante di rovecio in allungo e ha sfruttato un errore di Raonic con il diritto per chiudere il set.
Nel secondo set Raonic è stato in partita fino al 2-2 anche se ha subito iniziato ad essere in difficoltà sul suo servizio, non riuscendo a mettere in campo la prima, e ad andare in affanno sugli scambi da fondo spostato sapientemente a destra e a sinistra da Dimitrov con il back rovescio. Dopo aver perso il servizio sul 2-2 Raonic si è definitivamente spento subendo un altro break sul 2-4 e consegnando la partita a Dimitrov con 29 errori non forzati in totale.
Nella semifinale giocata in precedenza, Wawrinka è partito bene al servizio concedendo pochissimi punti specialmente da sinistra e si è giocato solo sul servizio di Nishikori che ha subito concesso tre break point non sfuttati però dallo svizzero. Dopo la difficoltà iniziale, il giapponese ha servito meglio, anche se sono stati pochi i punti che è riuscito ad ottenere direttamente dalla battuta, e negli scambi da fondo nessuno dei due è riuscito a prendere decisamente in mano il gioco. Wawrinka ha subito di più sulla diagonale di rovescio non riuscendo a variare il ritmo con il back e subendo l’anticipo del giapponese che, invece, ha sbagliato qualche colpo di troppo con il diritto. Il set è arrivato al tie-break è si è spezzato l’equilibrio che aveva caratterizzato l’incontro fino a quel momento. Wawrinka che non aveva mai avuto difficoltà sul suo servizio è riuscito ad ottenere un solo punto con la battuta commettendo anche un doppio fallo, mentre Nishikori ha alzato il livello del suo tennis imponendo un ritmo altissimo al gioco che lo svizzero non è riuscito a reggere.
Nel secondo set Nishikori ha continuato a mettere pressione a Wawrinka non cedendo un millimetro di campo sulla diagonale di rovescio e trovando profondità anche con il diritto e sul 2-1 gli ha strappato il servizio. Wawrinka è riuscito ad effettuare subito il contro-break ma è stata la sua ultima fiammata. Perso nuovamente il servizio nel game seguente, lo svizzero si è arreso 6-3 non riuscendo a bissare il successo ottenuto nella semifinale degli US Open della scorsa stagione quando vinse in quattro set.
Domani la finale tra Dimitrov e Nishikori. Il giapponese grazie al suo rovescio giocato con grande anticipo potrebbe mettere in seria difficoltà il bulgaro. Nei tre precedenti infatti, Dimitrov ha vinto solo un set al Master 1000 di Toronto nel 2016.
Sarà la ventunesima finale per Nishikori a caccia del dodicesimo successo e la decima per Dimitrov a cui manca la vittoria dal Queen’s del 2014.
[7] G. Dimitrov b. [1] M. Raonic 7-6(7) 6-2
[3] K. Nishikori b. [2] S. Wawrinka 7-6(3) 6-3
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