Laver ed Emerson erano senza ombra di dubbio i più forti tennisti in attività tra quelli non ancora passati tra i professionisti. Si erano già sfidati per la finale degli Australian Open dell’anno precedente e aveva ancora vinto The Rocket. Ma nell’ultima sfida importante, finale degli US Open, fu Emerson ad avere la meglio con un punteggio sorprendentemente netto: 7-5 6-3 6-2.
Emerson (nato nel 1936) era di due anni più anziano rispetto a Laver (1938), ma parliamo di due giovanotti di 26 e 24 all’epoca. La storia della loro rivalità non ammette repliche: in ben 67 incontri giocati tra il 1958 e il 1975, gli scontri diretti raccontano di un netto 49-18 in favore di Laver. Ma quando si incontrarono per quella finale il bilancio era molto più equilibrato: 13-8 per il grande Rod.
Laver – naturalmente testa di serie numero 1 – faticò non poco in quel torneo. Al terzo turno, contro il carneade Pares vinse col massacrante punteggio di 10-8, 18-16, 7-9, 7-5. Ben 80 game giocati in soli 4 set: molti più d’un odierno match di 5 set tutti terminati al tie-break! Emerson invece giunse in finale col vento in poppa, avendo superato abbastanza facilmente avversari del valore di John Newcombe e Neal Fraser.
Ma non per niente Laver era chiamato “l’uomo dei colpi impossibili”. In finale dovette faticare non poco e subire anche l’onta di un bagel, ma alla fine s’impose col punteggio di 8-6 0-6 6-4 6-4. In quel momento forse lui ancora non lo sapeva, ma aveva appena iniziato a scrivere la storia.
24 anni dopo Don Budge, qualcuno sembrava finalmente avere tutte le carte in regola per realizzare di nuovo il Grande Slam. A Parigi soffrì parecchio e dovette anche annullare un matchpoint a Martin Mulligan nel corso del torneo. In finale superò proprio Emerson rimontando uno svantaggio di due set. A Wimbledon si vendicò dello spavento parigino contro Mulligan, lasciando al malcapitato soltanto cinque game in una finale giocata come in paradiso. Per l’ultima tappa, a Forest Hills, arrivò tesissimo, ma una volta in campo non ce ne fu per nessuno: perse 3 set in tutto il torneo e completò il Grande Slam superando in finale, indovinate chi?, proprio la sua vittima preferita: Roy Emerson.
Ma siccome non si è fenomeni per niente, dopo 5 anni trascorsi tra i professionisti tra il 1963 e il 1967 (e 20 Slam non disputati…) Laver completò un secondo Grande Slam nel 1969… ma di questo vi racconteremo in un’altra puntata di “Correva l’anno”!
Qui i quattro match point degli Slam vinti da Laver nel 1962.
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