Raonic ha detto che l’esperienza che avete tu e Novak fa la differenza nei momenti veramente difficili. Ce ne sono stati tanti oggi. Sei consapevole che è quel bagaglio di esperienza che ti permette di superarli?
L’esperienza può aiutarti in alcuni casi ed essere negativa per altri versi. Forse tu sai qual è il colpo giusto da giocare ma allo stesso tempo sei anche consapevole delle conseguenze che sbagliare quel colpo potrebbe comportare. Specialmente verso la fine del match, sai che i giovani giocatori in quelle situazioni colpiscono la palla senza pensare. Penso che diventando più esperti la tendenza sia quella di fermarsi a pensare un po’ di più. Penso che l’esperienza abbia lati positivi e negativi.
Oggi è stato un altro match lungo. Tu hai detto spesso che paghi il prezzo il giorno dopo. Giudicando come ti senti adesso, come pensi che ti sentirai domani?
Non so come mi sentirò domani. Ovviamente adesso mi sento parecchio stanco perché è stata una partita veramente dura anche mentalmente. È stata molto stressante. Ero dietro nel secondo set, un set è un break sotto ma sono riuscito a rimediare e poi sono stato un po’ avanti è un po’ indietro nel terzo set. Sotto l’aspetto fisico sono sofferente ma è stato anche molto stancante da un punto di vista mentale.
Ho visto che hai detto ‘grande cuore’ al tuo team quando è finita la partita. Devi essere molto orgoglioso di come hai gestito l’aspetto mentale del match.
Si, ho combattuto molto duramente oggi è tutta la settimana. E l’ho fatto anche negli ultimi mesi. Sarebbe stato facile quando ero sotto con il punteggio, lasciarmi andare. Ma non l’ho fatto, ho continuato a combattere duramente. Anche dopo aver servito due volte per il match e avere avuto dei match point nel tie-break, sono rimasto forte, inseguendo tutte le palle, lottando al meglio di quanto potessi fare. Ed è stato abbastanza per vincere. Sì, sono felice.
Cosa hai fatto dopo la partita per recuperare e cosa hai in programma di fare domani?
Non so esattamente cosa farò domani. Mi allenerò un po’ penso intorno alle 14.30. Non so cosa farò al mattino. Probabilmente dormirò il più possibile. Ho già fatto un bagno ghiacciato, stretching e massaggi. Farò altre cose stasera quando tornerò in albergo.
Ivan di solito non mostra emozioni a bordo campo. Ma oggi si è agitato in alcuni momenti della partita. L’hai notato? Ti ha aiutato a sentirti meglio?
Non l’ho visto particolarmente agitato. Il resto del mio angolo ovviamente un po’ di più, così mi piacerebbe notarlo anche da parte sua. Ma, sì forse oggi l’ho visto anche da parte sua. Forse verso la fine della partita, un po’ più del solito. Ma penso che sia normale per come è andata la partita.
Indipendentemente da come ti senti, può facilitarti pensare che domani sia l’ultimo sforzo?
Ovviamente, domani è l’ultimo giorno. Poi avrò una pausa. Darò il mio meglio anche domani. Sperando che sia abbastanza.
Lendl si è unito al tuo team. Puoi riflettere sull’impatto che lui ha avuto e su cosa ti ha dato e quanto è stato decisivo il fatto che non hai dovuto incontrare Djokovic in questo periodo?
In realtà con Ivan non ho passato molto tempo dopo la stagione sull’erba. Ho passato più tempo con Jamie Delgado. Ovviamente la stagione sull’erba è stata una parte della stagione molto importante per me è Ivan mi ha aiutato molto in quel periodo. Ero molto giù di morale dopo il Roland Garros e dopo siamo stati d’accordo nel tornare a lavorare insieme. È stato un grosso incentivo che lui abbia voluto tornare a lavorare con me. Poi ho avuto una stagione perfetta sull’erba che mi ha dato molta fiducia. Ho detto spesso negli ultimi mesi che essere tornato a vincere uno slam dopo molte brutte sconfitte è stato molto importante per me. Ho giocato veramente bene negli ultimi 4/5 mesi e il mio team mi ha aiutato a raggiungere questo traguardo. Ivan è tornato in un momento veramente importante per me.
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