TENNIS – Deluse le aspettative di chi voleva un match combattuto: Murray batte facilmente Djokovic nella finale delle ATP Finals e si prende così Masters e numero 1 ATP a fine anno. È il primo britannico a riuscirci, naturalmente.
[1] A. Murray b. [2] N. Djokovic 6-3 6-4 (Francesca Padoin)
Andy Murray e Novak Djokovic, rispettivamente numero 1 e 2 del ranking, si affrontano per la quinta volta quest’ anno con il serbo che conduce 3 a 1. I precedenti sono anch’essi a favore di Nole avanti 24-10. Murray è anche reduce da una semifinale molto combattuta, vinta al terzo set contro il canadese Raonic e durata ben 3 ore e 38 minuti. Infine, non più tardì di due giorni fa, lo scozzese era uscito vincitore da un’ altra partita di 3 ore e 20 contro Nishikori. Djokovic invece, pur avendo giocato la seconda semifinale e quindi con meno tempo per recueprare, ha ‘passeggiato’ col giapponese, che si è arreso dopo poco più di un’ora.
La partita inizia con Murray al servizio che commette due doppi falli; la tensione si fa sentire ma alla fine lo scozzese chiude il primo set a 30 grazie anche a degli errori del serbo. Nel terzo lo scozzese viene rimontato da 40-0 a 40-30 complice anche un rovescio lungolinea di Novak corretto dal nastro ma un errore del serbo permette a Murray di chiudere senza ulteriori patemi. I due game seguenti seguono i turni di servizio agevolmente ma è in quello successivo che iniziano i problemi per il serbo. Al sesto gioco Novak infatti salva un’insidiosa palla break con un dritto incrociato profondo ed i piedi ben dentro il campo che Murray cerca di recuperare con un lob troppo basso che Djokovic smash tranquillamente. Murray ha una seconda possibilità di togliere il servizio a Nole ma “affetta” troppo un rovescio che muore sul nastro. Nel settimo game uno stupendo passante dello scozzese lascia Djokovic fermo a rete e siamo 4-3. Nel game successivo la prima svolta. Il serbo va in affanno e si lascia sorprendere da un aggressivo Murray che spesso si trova ben dentro il campo e pienamente in possesso del gioco. Il break arriva grazie ad un bellissimo punto giocato dallo scozzese che insiste sulla diagonale di rovescio mentre il serbo cerca di spezzare il ritmo all’avversario con lo slice ed un successivo colpo sempre sulla stessa diagonale che risulta poco incisivo e permette a Murray di chiudere con un dritto inside-out. Al momento di servire per il set la mano di Murray non trema e chiude al primo tentativo.
Il secondo set inizia con Djokovic al servizio e ci sono di nuovo due occasioni, stavolta consecutive, di break per Murray, entrambi salvate con un servizio esterno. 40 pari ma di nuovo Andy si guadagna un’ ottima possibilità costruendo magnificamente il punto trovando prima l’angolo lungo in top, vedendo Novak dentro il campo, e costringendo l’avversario ad arretrare e chiudendo poi con un dritto incrociato nella direzione opposta. Un rovescio spedito in rete annulla la terza possibilità di break, che viene comunque immediata replicata grazie ad un dritto del serbo fuori di metri. L’ex numero uno sta commettendo parecchi errori e la quarta occasione è quella giusta perché lo scozzese concretizza e passa a condurre anche il secondo set. 17 forzati per il serbo a fronte di 9 vincenti. Nel game successivo Murray tiene facilmente la battuta e complice un altro dritto lungo del serbo chiude il game. 2 a 0. Ora si fa dura per Djokovic che pare aver perso confidenza con la racchetta. Molti colpi finiscono a rete o lunghi e si trova spesso dentro al campo non seguendo la palla. Clamoroso errore del serbo che nel terzo game 30/15 sbaglia un facile schiaffo al volo schiacciando la palla sulla rete dopo uno splendido scambio.
Djokovic sembra totalmente deconcentrato e poco dopo si ritrova sotto di due break. Salva una prima palla break, ma sulla seconda, con un ennesimo dritto lungo, Murray vola sul 4 a 1. Dura ora rimontare. Stupendo dritto lungolinea di Murray che prende in contropiede il serbo nel 0/15 del quinto game E successivo doppio fallo. Qui c’è l’unico accenno di reazione di Djokovic che si guadagna il suo primo punto break con una risposta sulla riga di fondo. Ma si vede che l’ex numero uno non è in forma…dopo un combattuto punto in cui avrebbe potuto chiudere almeno due volte riesce comunque a capitalizzare il vantaggio. Anche se non al top della forma il serbo è pur sempre un campione e lo dimostra anche nel game successivo tenendo il servizio a zero. L’ultimo punto è emblematico con un dritto incrociato strettissimo, recupero incredibile dello scozzese e facile chiusura del serbo a campo vuoto. 10 i punti vinti dal serbo di seguito; l’ultimo dopo un game durato 33 colpi.
La partita ora si fa molto più agguerrita ma ormai probabilmente è tardi per recuperare. Sul 40/15 Murray fischi per lo scozzese che non attende l’esito dell’ hawk-eye per un servizio chiamato fuori da Djokovic e che si rivela essere tale. Turno di servizio di Nole agile ed ora tocca a Murray scrivere la sua storia. 4 punti alla vittoria delle vittorie. Il torneo fra gli 8 migliori tennisti del mondo. Si arriva a match point ma Djokovic non demorde. Risposta aggressiva e stupendo dritto incrociato rimandano la vittoria. Servizio vincente e di nuovo match point ancora annullato da due stupende azioni del serbo. Championship point numero 3. Ed è quello vincente, con una risposta di dritto di Djokovic che finisce in corridoio.
Murray vince per la prima volta le ATP Finals e conferma di meritare di essere il nuovo numero 1 del mondo. Djokovic avrà tempo per meditare su questo suo calo di concentrazione, per fortuna per un mese adesso non si parlerà di tennis.
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