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ATP Finals interviste, Murray: "Un top player sa cambiare gioco mentre è in campo"

TENNIS – Andy Murray esce vincitore dalla maratona con Kei Nishikori e guida a punteggio pieno il gruppo McEnroe. In sala stampa spazia dalla battaglia per il numero 1 alla caccia
 
 
È stato un lungo match dopo una lunga stagione. Come ti senti fisicamente?

Certo, un po’ stanco ovviamente. Ma tendi a sentire la stanchezza maggiormente il giorno dopo, in termini di rigidità e dolore nel corpo. Sono stato in una vasca da bagno con il ghiaccio dopo la  partita. Questo, ovviamente, ti aiuta a stare un po’ meglio. Ma, sì, dopo 10-12 ore il corpo comincia ad irrigidirsi. sono sicuro che domani sarò un po’ più riposato. Ma è positivo che abbia un giorno di riposo domani.

 
Puoi spiegare come ci si sente con questi lunghi scambi che hai giocato? Devi fare un grosso lavoro sul campo? Le tue gambe si sentono pesanti? Senza fiato dopo tanto lavoro?

Certo, specialmente nel primo set e in parte nel secondo lui comandava la maggior parte degli scambi. Ad un certo punto hanno messo la grafica e ho visto che ho fatto il 96% delle risposte, che forse in quel momento voleva dire che ne avevo perso una. Non c’è stato un punto veloce sul suo servizio. ci sono stati un sacco di scambi uno dopo l’altro. Spesso su una superficie come questa giochi dei punti veloci con gli ace o con prime vincenti. Ma era come se ad ogni punto ci fosse sempre un lungo scambio e tu avevi sempre 4-5 colpi da giocare. Ed è stato pesante. Lui gioca la palla da una parte all’altra come pochi sanno fare. Così, sì, è stato fisicamente pesante e fortunatamente ho trovato qualche punto con il servizio, che mi ha aiutato. Non è stato facile perché non sono stato capace di comandare gli scambi. forse un po’ di più nel terzo set. Ma non nei primi due. Ho dovuto correre, lottare e rimandare tutte le palle che potevo.

 

Cosa pensi del risultato di oggi? Quale è l’aspetto più importante della tua vittoria? Che differenza c’è stata tra te e Kei oggi?

Penso che non ci sia stata una gran differenza. Intendo dire che nel terzo set ho avuto una partenza rapida. Il 2-1 è stato un game molto importante. Ho fatto il break e il game successivo è stato molto lungo, lui ha avuto una-due palle break. Quando ho vinto il game credo che lui abbia avuto un calo mentale. Ed ero 5-1. Ho avuto un gran vantaggio per finire sul 5-4. Perché lui è tornato bene, combattendo fino alla fine. Sì, penso che la differenza sia stata aver iniziato bene il terzo set. Ma lui avrebbe potuto vincere in due set. Stava dominando. Ha avuto un sacco di possibilità.

 

Hai riso dopo alcuni errori. Non ti ho mai visto fare così. Un nuovo modo per alleviare la frustrazione?

No, anzi, penso che fosse dovuto ad una maggiore frustrazione. Non ho mai sentito di colpire la palla bene come mi sarebbe piaciuto. Lo sai, ho detto che lui stava comandando la maggior parte dei punti e per me era frustrante. Non importa se ho cercato di colpire la palla più forte, cercando di migliorare la mia posizione nel campo, niente mi faceva colpire in modo più pulito. quando la partita è finita ho avvertito frustrazione perché non sono mai riuscito a colpire la palla pulita come volevo. Certo, non mi capita spesso, ma oggi ero più sarcastico con me stesso del solito.

 

Grande occasione per andare avanti adesso. Quanto è importante vincere il tuo girone? La battaglia con Novak per la posizione nr.1 come rientra in questo? Più match vinci, più punti fai, ovviamente.

Certo, è importante vincere i match per darti le migliori possibilità per andare avanti. 200 punti ad ogni match è tanto. Ovviamente questi aumentano se vai nelle semifinali e potenzialmente in finale. Si potrebbe arrivare ad una partita tra me e Novak. Chi può sapere cosa succederà nei prossimi giorni. Da parte mia devo essere concentrato per cercare di vincere i miei match, rendere il più possibile difficile a Novak sorpassarmi.

 

Il pubblico  lo vuole, le tv lo vogliono. Senza mancare di rispetto agli altri partecipanti a questo torneo, vuoi una sfida diretta con Novak per la posizione n°1?

Sì, penso che per il torneo e chiunque si interessi di tennis, sarebbe il modo migliore per finire l’anno. Per me e sono sicuro anche per Novak anche se il nostro obiettivo rimane vincere il torneo. Per lui che sia battere me o chiunque altro, come per me vincere con Novak o un altro giocatore non cambia per noi. Come ho detto, per il torneo e per chi ama il tennis sarebbe però il modo migliore per finire l’anno.

 

Una domanda un po’ fuori tema. A proposito della caccia, tu sei un amante degli animali. Cosa ne sai e cosa ne pensi?

Certo, penso che ci sia un modo di cacciare che è ok ma altri no, eticamente. Io non sostengo questo. Non so cosa mi stai chiedendo esattamente. Certo, amo gli animali e non voglio che gli animali siano uccisi per divertimento. Non sono d’accordo su questo.

 

Hai gradito l’idea di giocare con Nishikori? Quando hai visto il suo nome hai assaporato l’idea di un altra maratona?

Fino a quest’anno non abbiamo mai giocato tante maratone. Solo quest’anno abbiamo giocato lunghi match, quello in Coppa Davis e agli Us Open. Ovviamente molto faticosi, in 5 set. Ma noi abbiamo giocato, non so 10-11 match, e fino a quest’anno non ricordo di lunghi match. Spero che nel futuro non saranno così.

 

Hai  pensato sul fatto che per i giochi olimpici non vengano assegnati punti utili nella tua gara su Novak per essere n°1? Hai pensato all’idea che tu e Jamie siate entrambi numeri 1?

Sì, penso che dovrebbero esserci punti per le olimpiadi. Ma non fa una grossa differenza per me. Molti giocatori giocherebbero indipendentemente dal fatto che ci siano punti o no. Vincere la medaglia d’oro è stato il momento che mi ha reso più orgoglioso nella mia carriera. avrei giocato là con o senza punti. Non so bene perché ma penso che i punti comunque dovrebbero esserci. Niente sul fatto che io cerchi di essere n°1 ma sarebbe affascinante se ci fossero. Ma non dipende da noi. Non so se è mai successo prima.

 

Quanto ha pesato la tua testardaggine nel vincere il match oggi? Da dove arriva la tua testardaggine?

Non so se è la mia testardaggine che mi ha fatto vincere la partita oggi. Ho cambiato alcune cose. Sono stato un metro più vicino alla riga di fondo tra il primo e il secondo set e mi sembra un cambiamento significativo. Ho dovuto cambiare quando ero sul campo. Se avessi continuato a fare quello che ho fatto nel primo set probabilmente avrei perso il match. Penso che l’abilità sia fare aggiustamenti e cambiare mentre sei sul campo, è una cosa positiva e importante. Questa è una cosa che penso i top player facciano bene. Loro lavorano fuori dal campo e quando sono sul campo sanno fare i giusti cambiamenti.
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