TENNIS- Dal nostro inviato a Basilea, Fabrizio Salvi. Stan trascina ancora una volta la partita al terzo set, come accaduto con Marco Chiudinelli. Batte in due ore e quindici minuti un grande Donald Young e accede ai quarti di finali che giocherà contro il vincente tra Mischa Zverev e Guido Pella. Troppo del Potro per Goffin.
S. Wawrinka [1] b. D. Young [Q] 7/6 6/7 6/4
Wawrinka doveva vincere e lo ha fatto, ma che fatica. Non mancano certo i colpi all’idolo di casa, contorniato da bandiere svizzere e da un pubblico festante ad ogni suo punto, solamente le gambe sembrano girare con le marcie basse. Donald Young è certamente un tipo tosto e dal tennis complicato. Il suo servizio è stato un enigma per Stan, che ha sparacchiato fuori qualche risposta di troppo, rimproverandosi senza remore. Se a questo aggiungiamo le due palle break sciupate nel primo set e qualche bell’uncinata mancina dell’americano, soprattutto in risposta, ecco servito il mix perfetto che ha portato al tie-break. Nel momento caldo Stan è tornato a fare lo Stan, perdonate la ripetizione, e per Young c’è stato poco da recriminare. 7 a 6 per Wawrinka. Curiosa la tattica dell’americano di stimolare il rovescio dello svizzero e, a conti fatti, la scelta non è stata delle migliori. Wawrinka non appare comunque padrone della situazione che pare più dipendere dalle giocate di Young che dalle sue. Altre due occasioni sciupate aprono il secondo set di Stan, che si ritrova dall’altra parte del net un avversario che si fa in quattro per arrivare su tutte le palle, supportato anche da qualche buon colpo e dal morale alto. Il regalo che Wawrinka fa a Young, ben due palle break sul 3 pari, non viene scartato dall’americano. Quest’ultimo, quasi per ricambiare con gli interessi, il game successivo gliene concede subito una e commette doppio fallo che regala il break e, sul 5 a 3 e servizio a favore, dovrebbe spianare la strada allo svizzero. Evidentemente in vena di regali, Stan sparacchia in corridoio un diritto lungolinea e regala di nuovo la battuta al suo avversario, riportando il punteggio sul 5 a 4, ma senza più break a favore. Anche in questo caso è il tie-break a decidere le sorti dei due e sorprendentemente è Young ad avere la meglio. Arriva così il terzo set, un habitué per Stan qui a Basilea. In clima quasi natalizio, Young regala di nuovo il break ad inizio del terzo set, rischiando di vanificare tutti gli sforzi compiuti fino ad allora. La montagna che Wawrinka sta risalendo non è ancora finita del tutto, giusto il tempo di concedere ancora qualche palla break a Young, prima di vedere la vetta e poter finalmente gioire per una vittoria non cristallina, ma comunque importante.
J. M. del Potro b. D. Goffin 7/5 6/3
Il gigante del Potro schiaccia la formica Goffin. Non stiamo parlando di una débâcle del belga, tutt’altro, solo che la potenza dei colpi dell’argentino, alla lunga, hanno avuto la meglio sulle geometrie più leggere disegnate con la matita da David. Quest’ultimo ha giocato su livelli altissimi, mettendo in difficoltà la torre di Tandil più di una volta, facendo collezione di palle break e non concedendone nemmeno mezza. Delpo ha provato, riuscendoci spesso, a divincolarsi dalla trappola che Goffin gli aveva preparato, ossia quello di sballottarlo a destra e a sinistra. Un set quasi perfetto quello del belga, appunto, quasi. Poiché il break a favore dell’argentino è arrivato proprio al photofinish, dopo un game perso a zero dallo stesso Goffin, fino a quel momento superlativo al servizio. Il parziale si è chiuso 7 a 5 a favore di Delpo. Dopo i rituali tre minuti di riposo, nel quarto game Goffin scherza involontariamente con il fuoco, commettendo due doppi falli che ne conseguono altrettante palle break. Succede che, dopo uno scambio fatto di colpi terrificanti tirati di la dalla rete da parte di Delpo, arriva il sorpasso ed è un tesoretto che l’argentino non dilapiderà più. L’incontro si chiude con il punteggio di 6 giochi a 3 e lo consegna alla prova del fuoco contro il numero cinque del mondo, Kei Nishikori.
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