TENNIS – Di Giancarlo Di Leva
La finale alle Olimpiadi di Rio de Janeiro raggiunta battendo, tra gli altri, Novak Djokovic e Rafael Nadal aveva segnato il prepotente ritorno di Juan Martin Del Potro nel tennis che conta.
Ieri è arrivato il sigillo definitivo con il ritorno alla vittoria dopo 33 mesi (Sydney 2014) che lo ha riportato in classifica tra i top 50 (al n.42).
Il tennista di Tandil ha vinto con grande autorità il torneo di Stoccolma, riportando l’Argentina nell’albo d’oro del torneo svedese dopo la vittoria del 2008 ad opera di David Nalbadian che piegò in finale il padrone di casa Robin Soderling.
Del Potro ha superato in sequenza John Isner (n.27), Nicholas Almagro (n.41), Ivo Karlovic (n.21), Grigor Dimitrov (n.18) e all’atto finale Jack Sock (n.23), imponendosi sempre in 2 set.
Trattasi della 19° vittoria in carriera in 27 finali disputate con una percentuale molto elevata. Tra i giocatori in attività hanno vinto di più solo i ‘fab four’ e David Ferrer:
Nella classifica per tornei vinti nell’Era Open, Del Potro appaia Thomas Enquist al 43° posto e va all’attacco di Carlos Moya, “Guga” Kuerten e Brad Gilbert, fermi a 20.
Fabio Fognini a Mosca ha perso in finale dallo spagnolo Pablo Carreno Busta mancando l’appuntamento con la prima vittoria sul cemento e l’aggancio a Barazzutti che lo precede nella classifica dei vincitori azzurri nell’Era Open:
Nota: Lorenzi è 16° con una vittoria (Kitzbuhel 2016) e una finale a San Paolo (2014)
La vittoria avrebbe rappresentato per il nostro tennista di punta un’importante iniezione di fiducia agli sgoccioli di una stagione deludente, in vista della prossima nella quale girerà la boa dei 30 anni. Il ligure ha ancora 2 tornei importanti (Vienna e Parigi Bercy) per riagguantare la leadership nazionale che al momento è ancora di Paolo Lorenzi, che lo sopravanza di 11 posizioni ma di soli 150 punti (Lorenzi 38° con 1095 punti, Fognini 49° con 945 punti).
Ora Fognini gioca a Vienna e Lorenzi a Basilea ma mentre il tennista ligure non ha punti da scaricare, Lorenzi deve “mollare” i 40 punti della semifinale di Monterrey dello scorso anno. Sarà un bel duello a distanza fino alla fine.
Altri numeri della settimana maschile:
4 – i qualificati approdati complessivamente nei quarti nei 3 tornei in programma: il rumeno Marius Copil ad Anversa (perso da David Goffin), il tedesco Tobias Kamke a Stoccolma (perso da Alexander Zverev) e i russi Daniil Medvedev e Andrey Bublik a Mosca, battuti rispettivamente da Carreno Busta e dal francese Stephane Robert
7 – i ritiri nel torneo combined di Mosca: 4 in campo maschile e 3 in quello femminile.
19 – i tornei vinti nel 2016 da tennisti over 30 dopo la vittoria di Richard Gasquet ad Anversa. Lo scorso anno alla fine della stagione furono 25.
50 – il nuovo best ranking del francese Robert, conseguito all’età di 36 anni e 5 mesi.
56 – i posti guadagnati in classifica dal giovane russo Bublik (classe 97) che grazie ai quarti di finale raggiunti a Mosca è passato dal 266° al 210° posto del ranking.
Una notazione sulla settimana al femminile: con un colpo di reni eccezionale la trentunenne Svetlana Kuznetsova, confermandosi campionessa nel torneo di Mosca ha ottenuto la diciassettesima vittoria in carriera agguantando l’ultimo posto utile per le Wta Finals di Singapore. La russa ,alla sua 6° partecipazione, mancava dal torneo finale della stagione dal 2009.
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