TENNIS – Di ARIS ALPI. Dopo quindici mesi lontano dallo sport che hai praticato a livello agonistico per tre lustri ritornare non è certo una passeggiata, sia psicologicamente ma sopratutto fisicamente.
La siberiana potrà rientrare dal 25 aprile 2017, una settimana dopo il suo trentesimo compleanno, dopo 14 passati nel tour e la conquista di 5 Slam, è attualmente segnata alla posizione 95 del ranking WTA. L’ex giocatore e coach Brad Gilbert, mentore di Andrè Agassi nella seconda parte della sua carriera, è molto scettico o forse realista circa il rientro della ex No.1: “Quindici mesi sono un periodo lungo, molto lungo. Credo che sarà veramente difficile da affrontare per Maria: non so quanto ci vorrà per trovare il ritmo adatto, ovviamente dev’essere più difficile che per un infortunio o una maternità, perchè sei a conoscenza che avresti potuto giocare in tutto quel tempo di stop”. “Può vincere ancora Slam”, così la “Hall of Fame “Pam Shriver ha ribattuto alle affermazioni di Gilbert, unendosi al coro dei fiduciosi che sperano che “Masha” possa ripartire, da subito, col piede giusto. La ex numero 3 del mondo , ha continuato nel suo ragionamento affermando quanto possa essere difficoltosa la scalata al ranking da parte dell’attuale 95 del mondo: “Si tratta forse di una rimonta senza precedenti”.
L’ex rivale diretta di Serena Williams aveva già vissuto un brusco stop che aveva interrotto in maniera drammatica la sua carriera: quel lungo e doloroso intervento alla spalla che la lasciò lontano dai campi per otto mesi finendo per pregiudicarne il rendimento sui campi in veloce, dove il suo gioco era più efficace che altrove, e dove non tornò più a vincere. Maria è giàs tata costretta a ricostruirsi una carriera sulla terra rossa in una bella e inaspettata seconda vita tennistica e ora, alla soglia dei trent’anni, inizierà la sua terza. “Il tennis è la mia passione e mi è mancato”, ha detto subito dopo la sentenza che ne ha fissato il rientro. La siberiana sembra più determinata che mai a rientrare concentrata sulla sua vera passione e lavoro, prima ancora della moda, che l’aveva distratta abbondantemente lontano dal campo e grazie alla quale si sarebbe poi lanciata in una carriera imprenditoriale dal discreto successo.
Rientrando il 25 di aprile la russa mancherà anche uno dei suoi appuntamenti più importanti, un classico del suo palmarès come il WTA di Stoccarda, da lei vinto tre volte in quattro anni: potrà ripartire però il 1° di maggio, quando prende il via il più piccolo torneo di Praga, da lei mai giocato, che introdurrà le ben più importanti sfide di Madrid e Roma. È presumibile pensare che la Sharapova, che è una delle 10 giocatrici della storia ad aver completato il Career Grand Slam, giocherà almeno due di queste sfide che introducono gli Open di Francia, in un anno sicuramente di transizione, durante il quale cercherà di rifarsi una classifica in vista di un 2018 dove potrà essere maggiormente pronta e ristabilita nel tour. La speranza è che possa percorrere la stessa trafila di Monica Seles, che dopo il famoso accoltellamento rimase ai box due anni e mezzo prima di riuscire a rientrare nel circuito. Non fu più la stessa, ma raggiunse la finale nel primo Slam al quale partecipò, gli US Open, e trionfò l’anno successivo a Melbourne. Però, ma a differenza di Maria ,la tennista dalle origini jugoslave aveva solamente 21 anni…
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