WTA FINALS, Singapore. Kuznetsova b Radwanska 7-5, 1-6, 7-5. L’intervista a Aga Radwanska.
Quanto è stato difficile giocare questo incontro?
Sicuramente deludente, in particolare per aver avuto le mie possibilità sia nel primo che nel terzo e sono scivolate via. In situazioni come queste, quando non sfrutti le tue occasioni, contro giocatrici come Svetlana non ne esci vincitore.
Ti sei accorta che la tua avversaria si è tagliata i capelli in campo e come ti ha condizionato?
Cosa?
Ti ha condizionato mentalmente? Ti ha stupito?
Non lo sapevo neppure. Buon per lei che non si sia tagliata altro. I capelli non sono così importanti.
Lo scorso anno nel round robin avevi una vittoria e due sconfitte, quindi devi almeno tenere a mente che puoi ancora farcela, specie dopo una partita come queste.
Sì, certamente. Ci sono ancora possibilità, ero sotto di due sconfitte l’anno scorso. Ma ovviamente adesso pensi sempre alla partita che hai appena perso, quindi mi devo innanzitutto calmare e poi pensare a cosa fare per arrivare in semifinale.
Penso sia difficile recuperare dopo una sconfitta, ma sapendo che c’è ancora modo di proseguire nel torneo, pensi sia più facile in un paio d’ore pensare alle cose positive da prendere da questo incontro?
Penso che partite come queste ti danno molta esperienza ed una lezione per il futuro. In particolare in tornei come questi. Di sicuro Sveta è una di quelle giocatrici che in campo può fare di tutto. Molto solida, costante e difficile. Alla fine tutto è ancora possibile. È solo il primo giorno. Vedremo cosa succede.
Venendo alla partita odierna, hai pensato ai precedenti incontri contro di lei? Hai guardato le registrazioni e pensato a come potevi batterla oggi?
Non proprio. Abbiamo giocato molte volte in quasi tutti i tornei. Su ogni superficie. Ciò che ricordo è che sono stati sempre match complicati e lunghi. Ci conosciamo molto bene, non avevo bisogno di verificare cosa fare in campo. Ci conosciamo da tanti anni, abbiamo giocato tante belle partite. Ogni incontro fa storia a sé, non importa cosa è accaduto nei precedenti.
In un incontro come quello odierno, è possibile apprezzare lo sforzo del tuo avversario per venirne a capo? È stato un match giocato punto a punto e lungo, è possibile per te magari vederlo dal suo punto di vista?
Di sicuro è sempre difficile arrivare alle Finali così tardi, è capitato anche a me un paio di volta e so che vuole dire. Ma credo che per lei non sia stato un gran problema. È davvero in ottima forma, sta giocando molto bene. L’unica differenza è che noi eravamo qualificate da alcune settimane lei è stata solo l’ultima.
Quando dici di non essere stata in grado di chiudere quei pochi punti che ti servivano nel primo e nel terzo set, perché pensi di non esserci riuscita? Sfortuna? Nervosismo, come nel caso del rovescio sul tuo match point?
Penso che quando perdi questi match lottati, c’è sempre un po’ di fortuna, specialmente nei punti a rete. Ovvio che tutto sarebbe diverso se, per esempio, avessi giocato un colpo diverso in quelle occasioni nel primo set ma non sai mai come sarebbe andata a finire. A fine partita ci pensi, sì un po’ di sfortuna in alcuni momenti, Ma va bene.
Al di là del risultato, come pensi di aver giocato oggi? Come giudichi il tuo livello e la tua prestazione di oggi?
In generale buono. Un match difficile. Sono successe tante cose in partite, avrei potuto giocare un po’ meglio. Un paio di errori in alcuni momenti critici e non ho fatto le scelte giuste e mi sono costate un bel po’.
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