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ATP Bercy: fuori Fognini e Seppi, Lorenzi fa il suo dovere

TENNIS – Fabio Fognini perde contro Pablo Carreño Busta in due set e rischia di finire l’anno fuori dai primi 50 per la prima volta dal 2010. Eliminato anche Seppi. Lorenzi è troppo solido per uno come Paire: finisce 6-4 7-6.

P. Lorenzi b. B. Paire 6-4 7-6(4) (Isaia Panduri)
Sarebbe bello raccontare di un bel contrasto di stili, di due talenti molto diversi ma che sono pur sempre dei talenti, di una partita che è riuscita a scaldare il freddo campo 1 di Parigi Bercy. Invece la partita tra Benoit Paire e Paolo Lorenzi non è stata nulla di tutto questo. Come in un match di fine campionato, il francese e l’italiano si sono scambiati la palla controvoglia: Paire perché è pigro di suo, figuriamoci a fine stagione, Lorenzi probabilmente un po’ per la stanchezza e forse anche per la convinzione che non avrebbe potuto perdere contro un avversario così svagato. È finita con la vittoria di Lorenzi, naturalmente, perché Paire può fare quello che vuole con un avversario come quello di oggi, ma lo deve volere. E oggi, fin dal primo game, s’è capito che Paire, di voglia ne aveva ben poca. Il break nel primo set è arrivato al terzo game, poi Paire è riuscito ad arrivare ai vantaggi un paio di volte ma non si è mai giocato nemmeno una palla break. Nel secondo set l’unico sussulto, se di sussulto si può parlare, sta nella palla break che Paire si è conquistato e che ha naturalmente sprecato con uno sbilenco rovescio anomalo (sì, anomalo). Senza grandi sussulti, se si esclude lo 0-30 a favore di Paire nel dodicesimo game, si arrivava al tiebreak (che Paire perdeva nonostante i due minibreak di vantaggio) e alla stretta di mano, pure quella svogliata. Paire chiude l’anno con la quarta sconfitta di fila, l’undicesima nelle ultime quindici partite. Lorenzi invece troverà Pablo Cuevas, che l’ha battuto quattro volte su quattro, ma Paolo non ha mai avuto un’occasione più ghiotta di arrivare negli ottavi di un Masters 1000. Speriamo di poter raccontare almeno questo.

P. Carreño-Busta b. F. Fognini 6-3 6-1 (Cristina Pozzoli)
Pablo Carreño-Busta non concede la rivincita a Fabio Fognini e, dopo averlo battuto due settimane fa nella finale della Kremlin Cup di Mosca, si ripete nel primo turno del Master Mille di Parigi Bercy concedendo all’italiano solo quattro game. Inizio fulminante di Carreño-Busta che tiene a zero il servizio nel primo game, infila quattro riposte aggressive con le quali strappa il servizio a Fognini e conferma il suo turno di battuta nel terzo game: 12 punti consecutivi e 3-0. Fognini inizia a giocare nel quarto game, tiene facilmente il servizio e con delle buone accelerazioni da fondo che costringono lo spagnolo all’errore si procura due palle break che però non trasforma sbagliando in malo modo due risposte a due seconde di servizio. Sul 4-1 per Carreño-Busta si torna al solito schema con Fognini che non riesce a trovare il campo commettendo troppi errori gratuiti mentre dall’altra parte lo spagnolo rimane concentrato e non concede nulla. La tattica paga e Carreño-Busta chiude il primo set 6-3. Il secondo set inizia in modo ancora più disastroso per Fognini che subisce il doppio break nel primo e terzo game e si trova sotto 4-0 in un attimo. Carreño-Busta continua a servire con efficacia, risponde con precisione e non concede a Fognini nessuna occasione per riaprire il match. Pur tenendo il servizio nel quinto game Fognini continua a giocare male e così l’avversario si trova 5-1 senza fatica chiudendo la partita con un secco 6-1 al secondo match point sul servizio di Fognini. Con questa pesante sconfitta si chiude nel peggiore dei modi la stagione per Fabio Fognini mentre Pablo Carreño-Busta conferma l’ottimo momento di forma. Al secondo turno lo spagnolo incontrerà Milos Raonic, testa di serie numero 4 del torneo, in un match dall’esito tutt’altro che scontato.

J. Sousa b. [Q] A. Seppi 6-4 6-4 (Aris Alpi)
Un’altra sconfitta per l’Italia nell’ultimo Masters 1000 dell’anno, dopo Fabio Fognini, anche Andreas Seppi è stato eliminato da Bercy, dopo un’anomala prova, contro un più in forma Joao Sousa, che è passato in due set, in 1 ora e 20 minuti di gioco. Seppi comincerà col piede sbagliato, subendo un break a freddo, nel game di apertura, e trascorrendo praticamente tutta la prima parte dell’incontro a remare da fondo, inutilmente. Troppo in balia del portoghese e troppi gli errori non forzati, ben 14 solo nel primo set. Il break subito in apertura gli costerà il primo parziale, vinto da Sousa 6-4. L’altoatesino proverà a voltare pagina solo nella ripresa, quando conquisterà le prime palle break dell’incontro: ben 3, nel secondo gioco, tutte non sfruttate. L’azzurro andrà incontro anche a qualche attimo di nervosismo in virtù dell’occasione sprecata, un po’ per mancanza di freddezza, ma anche per il merito di un avversario che gioca meglio, rispetto a un Seppi davvero troppo contratto e macchinoso, in attesa di buone sensazioni che tardano a manifestarsi. Andreas, seppur pigro, riuscirà almeno in parte a ritrovare sprazzi del suo tennis, arrivando a guadagnarsi altre due palle break sul 3-2 avanti. Nella prima, il ventiseienne di Guimaraes eseguirà coraggiosamente un dritto imprendibile, mentre nella seconda nascerà un piccolo malinteso. All’italiano verrà infatti chiamata out una palla che, grazie all’occhio di falco, si rivelerà essere sulla riga. Il Il giudice di sedia però sbaglierà, assegnando il game a Seppi, e provocando le proteste di Sousa, avente il diritto di rigiocare il punto. Il portoghese, alla fine, di riffa e di raffa riuscirà a salvare anche questo game di servizio riportando i giochi in pari. Il tennista di Bolzano, sempre più demoralizzato, commetterà poi due gravi errori di rovescio nel successivo game di battuta, che gli costeranno il game (e il match). Un fortificato Sousa si porterà dunque 5-3 avanti con il break. Sul 5-4 in favore di Sousa, Seppi annullerà anche due match point: ai vantaggi, l’italiano avrà la sottile possibilità di rompere l’inerzia del match, potendo avviare uno scambio in maniera aggressiva e portando qualche metro fuori dal campo l’avversario. Non si capirà però bene il motivo, ma Seppi, prima ancora di concludere la manovra d’attacco, si tufferà a rete cercando una goffa volèe, e comprensibilmente punito dal passante del portoghese, che questa volta chiuderà definitivamente i giochi con un duplice 6-4.

Le altre partite (Aris Alpi)

Negli altri incontri, Fernando Verdasco ha sfidato Robin Haase in un match durato poco più di un set. L’olandese si è infatti ritirato per un problema di natura muscolare, dopo aver perso il primo parziale senza mai mettere in difficoltà il giocatore di Madrid. Ad inizio ripresa, Haase era anche riuscito nell’intento di brekkare Verdasco, prima del riacutizzarsi dei dolori che lo porteranno al ritiro, quando già si era fatto riprendere il servizio. A seguire, Paul-Henri Mathieu ha affrontato Marcos Baghdatis. Inizio denso di tensione per il beniamino di casa che ha buttato via il primo parziale 6-2. Nel secondo set, Mathieu ha avuto anche la possibilità di poter intraprendere un’eventuale rimonta, quando è riuscito a brekkare Baghdatis ad inizio del secondo. Il finalista agli Australian Open del 2006, ha però sfruttato quel pizzico di tensione e incertezza mostrata nuovamente dal transalpino, che ha finito per farsi riprendere quando doveva soltanto amministrare senza calare subito. Da questo momento in poi, il giocatore di Strasburgo non riuscirà più a rientrare nel match, spegnendo la luce a 4 games. Oltre che la solita prova carente dal punto di vista psicologico, Mathi
eu non ha mai veramente provato una tattica appropriata
per il giocatore che sfidava oggi, e anziché farlo spostare da una parte all’altra del campo, ha preferito lasciare a lui ogni decisione dimostrando anche una carente aggressività. Solamente a rete Mathieu è sembrato incisivo. Per Baghdatis invece prova di normale amministrazione. Continua il buon momento di forma per Jan-Lennard Struff, che da qualificato ha lasciato solo due giochi ad un appannato Illya Marchenko. Il giocatore di Warstein affronterà Stan Wawrinka nel prossimo turno. L’unico francese vittorioso di giornata è Gilles Simon ma lo fa a spese di un altro connazionale, il veterano Julien Benneteau, rimontando un set di svantaggio.Anche oggi non una prova facile, nell’ultimo appuntamento di una stagione opaca che rischia di chiudere senza una finale all’attivo, cosa che non gli capitava dal lontano 2005. La vecchia guardia francese registra infine anche la sconfitta di Stephane Robert per mano di Alberto Ramos-Viñolas in due set. Per il trentaseienne transalpino inutile il tentativo di rimonta dal 5-1 al 5-4 nel secondo set; a zero lo spagnolo tiene l’ultimo turno di battuta ed avanza al secondo turno dove incontrerà Tsonga. 

Risultati:

P. Carreño-Busta b. F. Fognini 6-3 6-1
S. Johnson b. G. Pella 6-4 7-5
F. Verdasco b. [Q] R. Haase 6-3 3-2 rit.
J. Sousa b. [Q] A. Seppi 6-4 6-4

M. Baghdatis b. [WC] P-H. Mathieu 6-2 6-4
[Q] J-L. Struff b. I. Marchenko 6-1 6-1
P. Lorenzi b. B. Paire 6-4 7-6(4)
G. Simon b. [Q] J. Benneteau 4-6 6-3 6-2
A. Ramos-Viñolas b. [WC] S. Robert 6-1 6-4

Redazione

La redazione di Ok Tennis è formata da rappresentanti di tutte le minoranze tennistiche esistenti al mondo. Inoltre, è conforme alla Déclaration des Droits de l’Homme et du Citoyen emanata il 26 agosto 1789.

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