TENNIS – WTA
WUHAN. Sono cominciati i quarti di finale del torneo WTA Premier 5 di Wuhan e Simona Halep e Svetlana Kuznetsova sono le prime semifinaliste dopo le vittorie ai danni di Madison Keys ed Agnieszka Radwanska.
La semifinale già “completata” è quella che vedrà di fronte Halep e Petra Kvitova, che ha superato Johanna Konta. Ora in campo Dominika Cibulkova contro Barbora Strycova, protagoniste già di una partita vinta nella prima parte della giornata contro Karolina Pliskova e Jelena Jankovic.
CIBULKOVA: UNA VITTORIA CHE VALE TRIPLO. Dominika Cibulkova è in semifinale. E’ lei a prevalere dal quarto di finale costretto agli straordinari, visto che sia lei che Barbora Strycova sono state chiamate al doppio impegno a causa della pioggia caduta mercoledì. 6-3 3-6 6-4 il punteggio finale di una battaglia senza esclusione di colpi, conclusasi all’1 del mattino a Wuhan, con la nuova n.10 al mondo che ha anche patito di crampi proprio durante l’ultimo scambio, non riuscendo poi a fare l’intervista in piedi e facendo arrivare l’intervistatore alla sua panchina.
Una partita durissima, una giornata estenuante per entrambe. La qualità non è stata eccelsa, le difficoltà si sono viste tutte fin dai primi game sia per l’una che per l’altra. Il 6-3 di Cibulkova è maturato soprattutto grazie a 3 game che la ceca non ha chiuso da situazioni molto vantaggiose: 15-40 avanti sull’1-1, 40-0 avanti sull’1-2, 0-40 avanti sul 4-2 Cibulkova. nel secondo parziale è salita in cattedra mischiando le carte, variando molto di più e diventando molto più efficace col dritto. 4 game consecutivi dall’1-0 e servizio per Cibulkova hanno direzionato il set dalla sua parte.
Nel parziale decisivo, poi, è stata lei a giocare meglio per quasi tutto il tempo. Il suo errore è stato quello di non concretizzare mai i 2 break raccolti lungo il percorso. Il primo sul 2-1 e servizio, il secondo sul 4-3 e servizio. Cibulkova, anche lei molto stanca nonostante il match contro Karolina Pliskova sia durato un’ora e venti in meno di quello di Strycova, stava faticando tantissimo, eppure ha tirato fuori tutti gli attributi per rientrare e portarsi avanti 5-4. Nel game decisivo Strycova ha cominciato molto male, con un dritto abbastanza comodo mai atterrato. Di nuovo 0-30 come nei 3 game persi al servizio, non è riuscita ad invertire la tendenza ed al primo match point Cibulkova ha potuto, in qualche modo, esultare.
E’ la quarta vittoria di fila, non capitava da Wimbledon. E domani, per sua sfortuna, sarà la prima a scendere in campo. Avrà a malapena 10 ore per riposare, ma i motivi per esultare sono tanti: la vittoria la porta alla prima semifinale in un Premier 5 in stagione, la riporta in top-10, la porta al n.7 nella Race to Singapore, scavalcando nuovamente Keys e Suarez Navarro. Solo Kuznetsova può passarla, ma deve vincere il titolo.
RADWANSKA DOMINA A LUNGO, MA E’ KUZNETSOVA AD ESULTARE. Partita rocambolesca, combattuta ed in bilico fino agli ultimi punti, ma alla fine ad esultare è Kuznetsova, che pure aveva subito per 2 set la varietà e la facilità di gioco di Agnieszka Radwanska, che incassa così la dodicesima sconfitta nei 16 match disputati contro la russa.
1-6 7-6(9) 6-4 il punteggio finale dopo quasi 3 ore di gioco che premiano la n.9 del seeding, che fa un passo molto importante nel ranking, portandosi provvisoriamente al n.7 e nella Race dove riduce il distacco da Madison Keys (n.7) e Carla Suarez Navarro (n.8) entrambe eliminate. Eppure, come detto, per lunghi tratti è stata messa molto in difficoltà dalla polacca, imprendibile nel primo parziale e nel secondo un po’ meno continuo ma sempre con il pallino del gioco dalla sua parte.
Un primo momento decisivo per la rincorsa della russa si è avuto quando ha saputo riprendere il break che aveva portato Radwanska avanti 3-2 e servizio nel secondo parziale. Agnieszka aveva infilato 12 punti su 13 giocati ed oltretutto, in quel sesto game, aveva rimontato da 15-40 ed aveva avuto la chance per salire 4-2. Più avanti, ha servito per il match sul 6-5, ha rimontato poi da 3-6 nel tie-break fino ad avere match point (sul servizio dell’avversaria) sull’8-7 nel tie-break.
Al quinto set point, però, si è arresa ad un cambio in lungolinea che l’ha lasciata ferma. Di nuovo, poi, non ha saputo approfittare di un immediato break ad inizio del 3° set, capitolando definitivamente sul 3-3. Non ci sono state più occasioni in risposta, se non per un 15-30 nel momento in cui la ex n.2 del mondo ha servito per chiudere il match. Domani, in semifinale, Kuznetsova troverà una tra Dominika Cibulkova e Barbora Strycova.
KVITOVA MIRACOLOSA, BATTUTA KONTA. Dopo le oltre tre ore di ieri le domande sul possibile match di oggi contro Johanna Konta erano seguite tutte da enorme scetticismo. Kvitova non è mai stata giocatrice brillante dal punto di vista fisico in maniera tale da recuperare a pieno da un match così duro come quello di ieri, e forse a maggior ragione l’aver vinto il primo set odierno sprecando poche energie, ed in appena 9 game, è stato un bel viatico per costruire una seconda, grande vittoria.
6-3 6-4 il punteggio che permette alla ceca, n.14 del seeding, di eliminare Johanna Konta, n.12, e di approdare in semifinale nel torneo di Wuhan, già vinto da lei nel 2014. Dopo un primo set ad alto livello, ha saputo confermarsi estremamente concentrata anche nel secondo, rintuzzando uno ad uno tutti i tentativi della britannica di rifarsi sotto. Grazie ad un gioco estremamente efficace, ha chiuso l’incontro senza faticare più di tanto e guadagnandosi a pieno merito la semifinale contro Simona Halep. Una nuova sfida che si annuncia spettacolare.
HALEP SENZA PIETA’. Dopo un inizio col freno a mano tirato, a causa del ritmo che ancora non c’era, Halep ha perso 2 dei primi 3 turni di battuta. Una volta prese le misure di Keys, già battuta 2 volte su 2 in stagione, si è scatenata. La n.4 del seeding ha vinto 11 degli ultimi 14 game giocati. E’ la vittoria n.33 da Madrid, un momento significativo della stagione che è cambiata proprio in Spagna con il successo in finale per 6-1 6-4 ai danni di Dominika Cibulkova e che da dopo i quarti di finale a Wimbledon l’ha vista vincere a Bucharest e Montreal (battendo, tra l’altro, proprio Keys in finale) e fare semifinale a Cincinnati. Una serei di risultati che l’hanno portata saldamente al n.3 della Race e grazie al successo odierno la vede matematicamente qualificata al Master di Singapore per il 3° anno di fila, lei che fu finalista nel 2014 quando venne sconfitta 6-3 6-0 da Serena Williams.
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