TENNIS – Di Diego Barbiani
GUANGZHOU. Lesia Tsurenko è la nuova campionessa del WTA International di Guangzhou dopo la durissima partita vinta ai danni di Jelena Jankovic.
In condizioni di caldo afoso e grande umidità, l’ucraina ha giocato una gran partita per prevalere sull’ex n.1 del mondo 6-4 3-6 6-4 e conquistare dunque il secondo titolo in carriera dopo quello di Istanbul dello scorso anno, quando si impose molto più facilmente su Urszula Radwanska. Non fosse però stato per la grande reazione della serba nel secondo set, quando si trovava sotto 0-2 e palla dello 0-3, la finale poteva tranquillamente chiudersi senza tutte le emozioni avute poi nel finale di gara.
Per quanto possa non essere abituata, Tsurenko, ad arrivare in fondo ai tornei, è una giocatrice che quando gioca bene vale le prime 30-40 del mondo ed il suo ranking, nelle ultime settimane precipitato pericolosamente ai margini della top-100 a causa di un brutto infortunio patito nelle fasi iniziali della stagione, non le rendeva giustizia.
E’ stata la prima a trovare un break di vantaggio anche nel set decisivo, eppure c’è stato l’arrivo in volata con Jankovic che ha avuto 2 chance per il 5-4 salvo poi farsi sfuggire il turno di battuta decisivo a causa, anche, di un problema ai capelli. Sul secondo vantaggio in suo favore, servita larga una prima, le è uscito un fermaglio che l’ha distratta ed ha poi commesso: un doppio fallo, un errore di rovescio per la troppa foga, un errore di dritto dopo uno cambio lungo e costruito bene e dove aveva il controllo. Brava Tsurenko, poi, a non distrarsi nonostante diversa tensione addosso (il primo punto è stato ripetuto 4 volte a causa di 3 net consecutivi) ed a chiudere un gran match.
TOKYO. Il sorriso di Caroline Wozniacki non è l’unico highlights della giornata. Per quanto sia bello per lei raggiungere la prima finale da quella giocata (e persa) lo scorso anno a Stoccarda, quindi 17 mesi fa, fa notizia anche la vittoria in rimonta di Naomi Osaka, classe 1997, che domina alla distanza Elina Svitolina ed alla prima semifinale WTA ci aggiunge anche la prima finale, oltretutto in un torneo Premier, oltretutto in casa. Entrata in tabellone grazie ad una wild-card, è certa di entrare dentro le prime 50 del mondo, ma le potenzialità sembrano molte di più. 1-6 6-3 6-2 il punteggio che regala ai giapponesi la prima finalista nipponica negli ultimi 21 anni: l’ultima fu Kimiko Date Krumm nel 1995, quando superò 6-1 6-2 Lindsay Davenport.
4-6 7-5 6-4 il punteggio che premia invece Wozniacki in un match rocambolesco e su cui Radwanska ha molto da recriminare. Vinto il primo set, è stata avanti prima 3-1 poi 5-3, senza però avere match point. Nel terzo la polacca stava conducendo 3-1 40-15 prima di commettere 2 regali e far tornare in gara la danese che sul 3-3 metteva a segno il break decisivo e neppure un problema al ginocchio fermava il rientro in una finale.
SEOUL. RISULTATI ODIERNI:
(5) Niculescu b. (3) Zhang 6-0 6-4
Arruabarrena b. Tig 6-1 6-2
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