TENNIS – Di Diego Barbiani
NEW YORK. Vogliamo parlare di resurrezione sportiva? Perfetto, perché la storia di Caroline Wozniacki che approda ai quarti di finale allo US Open sa molto di rinascita.
La danese ha sconfitto Madison Keys 6-3 6-4 e martedì giocherà per un posto in semifinale contro Anastasija Sevastova, altra sorpresa del torneo. E viene strano, comunque, raccontare delle gesta di una ex n.1 del mondo e 2 volte finalista di questo torneo come una inaspettata a questo livello. Eppure prima di questo Slam, per Caroline, il 2016 non aveva regalato altro che delusioni, sconfitte ed infortuni. Ha cominciato il torneo di Flushing Meadows da n.74 del mondo e da n.100 nella Race, zero vittorie sulle top-10 e l’unica su una top-20 è il 6-2 6-1 a Samantha Stosur ad Eastbourne, a giugno.
Un torneo impronosticabile, anche perché ad aggravare la situazione in questo 2016 non aveva raccolto successi nei 3 Major disputati e l’unica occasione in cui aveva raccolto più di 2 vittorie consecutive risaliva ad Auckland, primo torneo della stagione.
Arrivata a New York, tra l’altro, appena separatasi da David Kotyza per apparenti problemi familiari dell’ex coach di Petra Kvitova, Wozniacki ha saputo cogliere 2 vittorie notevoli e nette allo stesso tempo contro Svetlana Kuznetsova ed oggi Madison Keys. Chi poteva aspettarselo? Neppure lei, che a bordo campo ha dichiarato: “Tutto ciò è incredibile. Dopo un anno così complicato essere nei quarti di finale qui è qualcosa che mai avrei pensato”. Una partita dominata contro una Keys incapace di gestire una condizione in cui non doveva spingere a tutta forza senza aprirsi angoli, ma avrebbe dovuto avere molta più pazienza. Ha potenziale, è indubbio, ma ha ancora tanti limiti da perfezionare per un salto di qualità, forse, definitivo. La difesa di Wozniacki ha avuto la meglio fin dai primi punti, annullando tutti i possibili vincenti della n.8 del seeding e costringendola a forzare ancor di più, fattore che ha mandato Keys in bambola e dopo appena 5 game aveva commesso già 22 errori.
Da lunedì 12 sarà certa di rientrare in top-50, ma la possibilità di guardare un gradino più alto c’è tutta: con Sevastova sarà sfida quasi alla pari, anche se la danese ha vinto i 2 precedenti che risalivano, però, al 2010 ed al 2011. Altri tempi. Wozniacki era n.1 del mondo, Sevastova ora è nel momento migliore della carriera. Potrebbe anche essere un 50-50, con la bilancia pronta a pendere in favore della più “nobile” delle 2 da un momento all’altro.
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