TENNIS – NEW YORK – Di PIERO VASSALLO. Stan Wawrinka si prende l’ultimo posto disponibile per le semifinali del singolare maschile: 7-6(5) 4-6 6-3 6-2 a Juan Martin Del Potro. L’argentino resiste due set e mezzo, poi la stanchezza lo condanna alla sconfitta.
Per la terza volta in carriera Stan Wawrinka disputerà le semifinali degli US Open, risultato già ottenuto nel 2013 e nel 2015: lo svizzero supera l’ostacolo Del Potro e potrà giocarsi un posto in finale contro Kei Nishikori, contro cui perse nei quarti due anni nell’edizione delle grandi sorprese.
Il numero 3 del mondo sfata così il tabù Del Potro: dopo averlo battuto nel secondo turno di Wimbledon 2008 ci aveva sempre perso, 4 volte su 4 compreso l’ultimo incrocio ai Championships di poco più di due mesi fa. Non è stato un torneo straordinario dal punto di vista del gioco per Stanimal, già non brillante contro il nostro Giannessi, costretto a salvare match point contro Evans e deludente anche negli ottavi con Marchenko.
Nonostante tutto potrà giocarsi il tutto per tutto nelle fasi finali del torneo e contro Nishikori sarà match pari. A fare la differenza nell’ultimo quarto di finale del programma è stata la benzina in serbatoio: Wawrinka era pronto alla lotta dura e dispendiosa, Del Potro ha speso troppo nei primi due set e a metà terzo set ha iniziato a boccheggiare. Il suo torneo rimane splendido ed è tutto sommato normale non riuscire a reggere due settimane di incontri tre su cinque.
Una grossa fetta delle sue chance di vittoria è volata via dopo aver perso il primo set: avanti subito di un break e con l’opportunità di strappare il servizio all’avversario per la seconda volta, Delpo ha finito per farsi rimontare e al tie break è stato tradito dal dritto quest’oggi un po’ troppo discontinuo anche a causa di un fastidio alla spalla. Pareggiare i conti vincendo il secondo set gli ha ridato animo ma a quel punto se n’era già andata più di un’ora e mezza di partita.
Due set equilibrati e gravosi che si sono fatti sentire a metà terzo set: le gambe dell’argentino si son fatte pesanti, l’espressione era quella di un giocatore ormai esausto e senza più nulla da dare. Il break immediato in apertura di quarto set ha fatto il resto, in pochi minuti Wawrinka ha preso il largo e ha messo l’ipoteca su un passaggio in semifinale che vale oro in una stagione troppo altalenante ma che può ancora dargli qualcosa di importante.
Per Del Potro si chiude un torneo comunque eccellente che lo ha riportato tra i migliori otto di uno Slam dopo oltre tre anni – l’ultima volta a Wimbledon 2013 – e che gli permetterà di rientrare tra i primi 100 della classifica. Con la soddisfazione di aver raccolto l’ennesima ovazione dai suoi tifosi, un’emozione così forte da farlo commuovere durante il match. Un momento bellissimo e meritato per un giocatore di cui il tennis ha bisogno.
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