TENNIS – Roger Federer, in un’intervista rilasciata a diversi media internazionali, ha parlato del riposo forzato e delle sue sensazioni riguardo al non poter giocare a New York
«Lo stop non è stato una decisione facile da prendere ma non avevo altra opzione – ha dichiarato l’elvetico – La salute per me è una priorità ed era chiaro che non potevo giocare a Rio de Janeiro e negli Stati Uniti: non potevo correre il rischio di giocare prendendo analgesici. E’ una sensazione strana per me stare qui in Svizzera invece che a New York in questo periodo dell’anno: dagli anni novanta, fin da quando ero junior, avevo sempre disputato gli Us Open. Ovviamente mi dispiace non gareggiare all’Artur Ashe ma d’altra parte sono contento di passare più tempo con la mia famiglia. Ho ricominciato ad allenarmi, lo faccio la mattina poi passo il tempo con i miei». Il fuoriclasse ha parlato della prima parte del suo calendario 2017: «Parteciperò alla Hopman Cup, poi all’Australian Open, Dubai, Indian Wells e Miami; il resto lo vedrò man mano ma so già a grandi linee quali tornei disputerò il prossimo anno». Su quello che sta accadendo attualmente nel tennis: «E’ una buona cosa che Murray abbia ridotto il distacco in classifica con Djokovic. Novak fino a Parigi è stato impressionante, ho molto rispetto per quello che è riuscito a realizzare: anche se sembra che ora non stia al massimo non sarà comunque facile batterlo a New york al meglio dei cinque set. Andy sta giocando molto bene ed è in fiducia, credo che sia bello per gli appassionati assistere a questo duello tra due grandi tennisti».
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