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US Open / Fognini da batticuore: battuto Gabashvili in un match dalle 1000 emozioni

TENNIS – US OPEN

NEW YORK. Tutti a bordo dell’ottovolante Fognini, per 5 ore destinate solo a chi ha il cuore forte. 1000 emozioni, le più disparate, per vedere l’abisso prima e riemergere in maniera imponente e far suo un match incredibile contro Teymuraz Gabashvili.

6-7(9) 3-6 7-6(5) 7-5 6-3 il punteggio finale che regala la 2° gioia del giorno all’Italia, o meglio alla Liguria visto che sia Fabio che Alessandro Giannessi (altro maratoneta in un match ricco di alti e bassi) sono nati proprio in quel lembo d’Italia dove non ci sono contromisure: o mare, o montagna. O bene, o male. Fognini è, anche, questo. Fa arrabbiare e fa esaltare, quello che è certo è che non può lasciare indifferenti. Come non può non colpire la rimonta di oggi in una partita contro un giocatore, il russo, che in stagione ha vinto pochissimo, scendendo nuovamente nel circuito Challenger per trovare un po’ di fiducia per giocare questo Slam, e che l’ultima vittoria sul cemento risale al torneo di Marsiglia dove sconfisse al primo turno Gilles Simon, 9-7 al tie-break del 3°.

Così oggi, dopo un primo set perso 11-9 al tie-break ed un secondo in cui al russo è bastato un break sul 3-2, la partita sembrava ben indirizzata verso la sponda-Gabashvili. Anche lui, però, in quanto ad alti e bassi è tra i maestri assoluti. Innumerevoli le chance mancate in tutto il corso della sua carriera dove si è spinto al massimo fino alla soglia della top-40 nonostante un talento, in quel braccio destro, non indifferente. Proprio a New York, nel 2010, fece soffrire da matti Rafael Nadal. Match di primo turno, con lo spagnolo che vincerà poi il titolo, ma quella volta prima di prendere un break (liberatorio) dovettero passare oltre 2 ore e 2 set.

Nella terza frazione, sul 4-4, ha trovato l’allungo per servire per il match. Tutto inutile, a causa di qualche soluzione mancata in maniera un po’ goffa, ed al tie-break l’azzurro metteva il primo mattoncino della sua rimonta. Nel quarto, poi, la follia di Fognini (in senso positivo) con 5 game vinti consecutivamente dal 5-2 Gabashvili giocando in maniera favolosa, punto dopo punto, come se fosse la cosa più semplice del mondo e come se il punteggio non fosse di allerta massima, dove non erano più consentiti errori. Infine, nel parziale decisivo, dopo il controbreak subito sul 4-3 è arrivato subito un nuovo vantaggio poi concretizzato nel momento di servire per il match, al secondo match point, con una chiusura spettacolare che ha ricordato molto quella contro Rafael Nadal lo scorso anno. Anche lì al 5°, anche lì rimontando da 2 set di svantaggio. Che ci sia Gabashvili, che ci sia Nadal dall’altra parte della rete, è sempre ‘Crazy Fabio’.

 

Redazione

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