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Stats / Djokovic conquista il 30° Masters 1000, Lorenzi come Pozzi: numero 1 d'Italia a 34 anni

TENNIS – Di GIOVANNI DI LEVA. Nole Djokovic, favorito dall’assenza dei rivali più titolati (Murray, Federer e Nadal), vince a mani basse e senza perdere un set il Masters 1000 canadese di Toronto battendo per la nona volta consecutiva dalla famosa semifinale degli Us Open 2014, Kei Nishikori.

Il n.1 del mondo ha stabilito il nuovo record di vittorie in Canada (4 in 5 finali) scavalcando in particolare Agassi che vanta 3 successi in 4 finali:

Per il tennista serbo trattasi del 30° successo in tornei Masters 1000, il che gli consente di allungare su Nadal fermo a 28.

IL QUARTETTO DEI FAB FOUR SI SCOMPONE

Per effetto dell’avanzata di Wawrinka – che con i 360 punti acquisiti in virtù della semifinale riconquista il 4° posto del ranking – si scompone in testa alla classifica il più famoso quartetto del tennis, che si era ricompattato al termine dello Slam parigino e che a questo punto ha guidato la classifica complessivamente per 241 settimane a partire dall’8 settembre 2008.

A seguito dei problemi di salute prolungati di Federer e Nadal è plausibile prevedere che difficilmente rivedremo Djokovic, Murray, Federer e Nadal in fila indiana a guidare la classifica mondiale.

I nuovi talenti candidati a spiccare il volo verso traguardi di rilievo e le seconde linee in generale non hanno saputo approfittare della assenza di molti tra i best players; lo dimostra il fatto che i giocatori approdati ai quarti di finale avevano tutti già conseguito questo risultato negli anni passati-

ITALIANI, la favola di Lorenzi continua: N.1 d’Italia a 34 anni come Gianluca Pozzi

Paolo Lorenzi arriverà ai Giochi Olimpici di Rio come miglior tennista italiano. Da ieri infatti il tennista senese oltre ad aver ritoccato ancora una volta il suo best ranking (n.40) ha scavalcato il più talentuoso connazionale Fabio Fognini, cui sono stati scaricati i 300 punti della finale di Amburgo 2015.

Lorenzi raggiunge questo nuovo traguardo a 34 anni compiuti, proprio come Gianluca Pozzi cui l’accomuna l’umiltà e la perseveranza. Il tennista barese vi riuscì nel 2000 a 34anni e 11mesi e da n.71 del mondo, scavalcando Andrea Gaudenzi.

Dopo l’exploit della settimana precedente, con 5 italiani nei quarti e due successi in campo maschile – Fognini a Umago e Lorenzi a Kitzbuhel – il passaggio sul cemento canadese è risultato complicato. Solo la Vinci in campo femminile ha raggiunto a Montreal il 3° turno vincendo il derby con la Giorgi, mentre Fognini – unico italiano in campo a Toronto- ancora una volta non riesce a dare continuità ai suoi risultati e cede senza attenuanti al n.147 del mondo, l’americano Donaldson.

Nel complesso il bilancio azzurro è risultato in termini di performance pari a quello del 2015, nel quale però i nostri tennisti disputarono il doppio dei match (14 contro 7):

Altri numeri

– Le tenniste Usa nella Top 10. Con la finale raggiunta a Montreal, Madison Keys eguaglia il suo best ranking al n.9 aggiungendosi alle sorelle Williams tra le best players.

– Le finali Master 1000 raggiunte da Kei Nishikori: Madrid 2014, Miami e Toronto 2016. Tutte perse.

14 – I tornei vinti in carriera dalla rumena Simona Halep che col successo di Montreal risale in classifica al 3° posto.

121 – Il ranking alla vigilia del torneo della slovacca Kristina Kucova, prima tennista proveniente dalle qualificazioni ad approdare alle semifinali al torneo di Montreal dal 1996, quando vi riuscì l’americana Po, poi sconfitta dalla spagnola Sanchez Vicario. La Kucova, battendo nei quarti la Konta, le ha impedito di diventare la 4° tennista inglese ad entrare tra le Top Ten dopo Wade, Barker e Durie.

369 – Il ranking del canadese Shapovalov – 17 anni – che vince il suo primo match in carriera raccogliendo lo scalpo prestigioso dell’australiano Kyrgios, prima di cedere al francese Pouille.  

Redazione

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