TENNIS – Di Giancarlo Di Leva
Esempio di umiltà ed abnegazione, Paolo Lorenzi corona il grande sogno: a 34 anni e 7 mesi conquista il suo primo titolo nel circuito maggiore vincendo il torneo ATP 250 di Kitzbuhel superando in finale Nikoloz Basilashvili che, a sua volta, è il primo tennista georgiano ad approdare in una finale del circuito maggiore.
Lorenzi diventa anche il giocatore più anziano a vincere per la prima volta un titolo ATP superando il record del dominicano Victor Estrella Burgos riuscitoci a 34 anni e 6 mesi a Quito nel febbraio del 2015.
Il tennista senese è il ventiduesimo azzurro a vincere una finale del circuito maggiore, fatto avvenuto al 2° tentativo dopo che nel 2014 giocò la sua prima finale a San Paolo dove fu costretto ad arrendersi all’argentino Delbonis.
Fabio Fognini, trionfando a Umag, rompe il digiuno di vittorie che durava dal febbraio 2014 quando si impose a Vina de Mar battendo all’ultimo atto l’argentino Leonardo Mayer. Fu quello l’ultimo successo azzurro nel circuito maggiore prima di ieri.
Quattro i tennisti azzurri in attività ad aver vinto almeno un titolo:
Lorenzi col risultato di ieri migliora ulteriormente il suo best ranking arrivnado al n.41 col record personale di punti (1145). Tra i tennisti in attività, riusciti a entrare tra i top 50 e in grado di segnare il loro best ranking ad oltre 30 anni, Lorenzi è colui che in rapporto all’età è riuscito a segnare il best ranking più alto.
Per l’Italia la doppietta ottenuta questa settimana è la seconda (*) nell’Era Open dopo quella risalente all’aprile del 1977:
(*) va fatta comunque una precisazione perché il torneo di Charlotte non apparteneva allo stesso circuito di quello di Firenze essendo del WCT (World Championship Tour).
Gael Monfils al rientro nel circuito dopo Wimbledon si impone nell’ATP 500 di Washington migliorando di poco il record (negativo) nel rapporto tra finali vinte e perse (ora 6/24). Il francese impedisce ad Ivo Karlovic di portare a termine un’impresa storica: vincere a 37 anni 2 tornei in due settimane consecutive. Tra l’altro il gigante croato aveva vinto tutti i turni di battuta giocati nella settimana, fino a quando si è trovato a servire per il match sul 7-5 5-4 prima di capitolare 5-7 7-6 6-4.
Altri numeri della settimana
5 – gli italiani (tra ATP e WTA) approdati nella stessa settimana ai quarti di finale nei 6 tornei in programma: di Fognini e Lorenzi, entrambi vincitori, si è detto, mentre in campo femminile si sono fermati ai quarti Sara Errani e Karin Knapp, sconfitte a Bastad per mano rispettivamente della ceca Katerina Siniakova (proveniente dalle qualificazioni) e di Julia Georges, mentre Camila Giorgi si è fatta sorprendere dall’americana Lauren Davis, poi giunta in finale piegata dalla belga Yanina Wickmayer che vince così il suo 5° torneo in carriera.
9 – la posizione nella classifica Race to Singapore di Johanna Konta, fino alla scorsa settimana la tennista con la più alta classifica a non aver mai disputato una finale e che ora è riuscita, grazie al titolo a Stanford, a rompere questo tabù conquistando anche il primo titolo in carriera.
13 – i match point di cui ha avuto bisogno Lorenzi per piegare Gerald Melzer nella semifinale di Kitzbuhel.
16 – i tennisti over 30 che finora quest’anno hanno vinto tornei del circuito maggiore. Lo scorso anno alla fine furono 25.
80 – le finali disputate da Venus Williams. La prima risale al 1997 (Us Open).
2 ore 52 minuti – il record di durata di incontri finiti in due set eguagliato nella semifinale tra Lorenzi e Gerald Melzer a Kitzbuhel, conclusosi con 2 tie break. Il precedente risaliva allo stesso torneo, edizione 2004, tra il cileno Nicholas Massu e l’argentino Fernando Zabaleta, incontro di quarti di finale conclusosi ugualmente con due tie break.
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