La parola del Direttore

Sam Querrey, il distruttore di sogni

TENNIS – WIMBLEDON – Di DANIELE AZZOLINI.Può un tipo del genere battere Nole, frantumare il sogno di un Grande Slam, spogliare il numero uno di quell’aura di imbattibilità che lo rendeva irraggiungibile?

Guardi Sam Querrey, l’onesto Sam, sballettare su You Tube con l’aria da acchiappo, al fianco di due tizi che volteggiano travestiti con teste di cavallo (e vi prego, non chiedetemi il perché di un obbrobrio del genere), e la risposta viene spontanea. No. Assolutamente no. E invece l’onesto Sam è lì che se la gode, onusto di nuova gloria e di ace, questi ultimi addirittura sparpagliati a mitraglia nell’aere fresco di pioggia.

Trentuno, in tutto. Uno che gioca un tennis instabile, sin troppo, e che non si capisce mai bene se stia per combinarne una, o al contrario, sia sul punto di confezionare un colpo micidiale, di quelli che lasciano stecchiti. Mah… L’onesto Sam è di fatto il nuovo Robertino Vinci del tennis al maschile, e sono tipi curiosi questi distruttori degli Slam altrui. Lei, Roberta, se non altro, ha doti che in campo femminile la rendono unica. Ma Sam? Insomma. Mettiamola così: Djokovic s’è dato parecchio da fare per gettare al vento questo match, e fra tutte, credetemi, è questa la notizia più sorprendente.

Non stava benissimo. Sembra si sia fatto fare un’iniezione di cortisone alla seconda e ultima sosta per pioggia della giornata. L’abbiamo visto più volte massaggiarsi la spalla. Tutto vero. E onestamente, non è facile scendere in campo in condizioni menomate contro uno che ti serve trenta ace. Ma Djokovic ci ha messo qualcosa di suo, in questa disfatta, qualcosa che non gli avevamo mai visto esprimere.

Ha perso d’improvviso ogni sicurezza, era titubante, imballato, trattenuto. Quasi che d’improvviso il peso dell’impresa in cui le sue stesse vittorie lo hanno calato, quella di inseguire i numi tutelari del tennis, Don Budge e Rod Laver, i soli due Grand Slammers, avesse finito per travolgerlo. Lo abbiamo visto vincere partite senza brillare, ma sempre con la sicurezza del più forte. Ieri questa sicurezza non c’era. Anzi, Djokovic sembrava d’improvviso disponibile alla sconfitta. Vedremo a New York il seguito della storia. Ma forse, l’onesto Sam l’ha combinata davvero grossa.

Daniele Azzolini

Share
Published by
Daniele Azzolini

Recent Posts

Pagellone WTA: Sabalenka e Paolini leader, ma la lode (alla carriera) va a Kerber

Come sempre, a Natale si è tutti più buoni. Per cui, senza troppo indulgiare oltre,…

16 ore ago

Auguri a Gianni Morandi, eterno ragazzo che amava il tennis

di Salvatore Sodano C'era un ragazzo che come me… amava i Beatles il Rock&Roll… e…

2 settimane ago

Swiatek: “Ho ricevuto supporto da tante. Dura paragonare me con Sinner o Halep”

Iga Swiatek è stata protagonista di intervista con Anita Werner a 'Fakty po Faktach" (Il…

2 settimane ago

L’Italia si prende tutto, anche le Finals 8 di Davis Cup!

La FITP (Federazione Italiana Tennis e Padel) e l’ITF (International Tennis Federation) sono liete di…

3 settimane ago

Ranking ATP/WTA: Sinner, sei mesi da numero 1

Sei mesi da numero uno. Jannik Sinner inizia oggi la ventiseiesima settimana consecutiva in vetta…

3 settimane ago

Halep accusa l’ITIA di doppio standard con Swiatek, ma ci sono pesanti distinguo

Simona Halep non è stata fin qui la sola giocatrice a esprimersi sul caso di…

3 settimane ago