TENNIS – PESARO – Di PIERO VASSALLO. L’Argentina vince il doppio del sabato e si porta in vantaggio 2-1 nel quarto di finale contro gli azzurri: Juan Martin Del Potro e Guido Pella battono Paolo Lorenzi e Fabio Fognini al quinto set, con gli italiani capaci di rimontare due set di svantaggio purtroppo inutilmente.
E adesso si fa dura. L’Argentina si aggiudica il terzo punto di questo quarto di finale di Davis e ora conduce 2-1 sull’Italia di Corrado Barazzutti. Juan Martin Del Potro e Guido Pella vincono 6-1 7-6 3-6 3-6 6-4 contro Fabio Fognini e Paolo Lorenzi che sfiorano una grande rimonta ma cedono al quinto dopo aver avuto tre palle break nel set decisivo per portarsi in vantaggio.
Si decide tutto domani e non arriviamo nelle condizioni ideali: Fognini dovrà scendere in campo per primo dopo aver fatto gli straordinari oggi e di fronte avrà un Federico Delbonis fresco e riposato. Se il ligure dovesse fare suo il quarto punto si deciderebbe tutto nel singolare decisivo e in quel caso è quasi certo che Orsanic si affiderà a Del Potro, mentre tra le fila italiane c’è l’enigma Andreas Seppi.
L’altoatesino avrebbe dovuto giocare in coppia con il ligure, ma un problema alla mano accusato ieri lo ha costretto al forfait. Potrebbe farcela per domani, in alternativa pronti Lorenzi o Marco Cecchinato, ma a quel punto la montagna sarebbe ancora più dura da scalare. Per questi motivi il punto di oggi aveva importanza fondamentale e gli ospiti sono stati bravi a prenderselo, pur tremando parecchio dopo aver perso anche il quarto set.
Lorenzi e Fognini hanno pagato la brutta partenza: malissimo nel primo set, non bene nel secondo che si è deciso al tie break ma che gli argentini avrebbero potuto chiudere anche prima. Poi la svolta tattica e mentale: Fognini spostato a sinistra – sua posizione naturale – e Lorenzi più sicuro da fondo campo. Abbastanza per minare le certezze del duo sudamericano, con Guido Pella calato di schianto a metà del terzo set.
La fortuna di Daniel Orsanic è aver ritrovato Juan Martin Del Potro: di rovescio non fa male, ma il giocatore di Tandil resta di qualità superiore e nelle fasi più importanti si è visto. Ha trascinato il compagno nei momenti più difficili e il suo dritto resta un’arma micidiale a cui pochi possono sottrarsi. Sarà lui il jolly che l’Argentina potrà giocare in caso di quinto singolare decisivo.
In casa Italia restano i rimpianti per quelle tre palle break mancate, sarebbe bastato convertirne una e adesso lo scenario sarebbe completamente opposto. Invece la situazione si fa critica, con il nostro miglior giocatore costretto a tornare in campo nella tarda mattinata di domani dopo aver giocato otto set nella giornata di oggi. Se non serve un miracolo poco ci manca.
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