TENNIS – COPPA DAVIS
PESARO. Niente da fare, non riesce l’impresa ad uno scarico, scarichissimo Fabio Fognini che pure è uscito dal campo dando tutto quello che ancora aveva in corpo dopo gli 8 set, durissimi, di ieri tra singolare e doppio.
Federico Delbonis ha la meglio sul ligure per 6-4 7-5 3-6 7-5 e conquista il 3° punto per l’Argentina che vuol dire semifinale. Per l’Italia l’amarezza di un weekend nato male e concluso anche peggio, con la pioggia di venerdì che ha fatto slittare l’inizio della sfida tra Andreas Seppi e lo stesso Delbonis che ha poi portato al rinvio del match tra Fognini e Juan Monaco costringendo il ligure agli straordinari.
Ed oggi l’ex n.13 del mondo andrebbe comunque applaudito per aver provato in tutti i modi a rientrare in quella che sembrava una partita stregata. Si proseguiva a strappi, ma nelle occasioni veramente pesanti era sempre Delbonis ad avere la meglio. La falsa partenza sullo 0-2 era stata subito corretta con 4 game di fila, ma dal 4-2 ne sono arrivati altri 4 per il sudamericano che “ringrazia” un doppio fallo micidiale dell’avversario sul 4-5 30-30.
Fabio, non al meglio come freschezza atletica, ha riaperto il secondo set da 1-3 sotto, avendo anche la chance di salire sul 5-4 e servizio, ma Delbonis ancora una volta ha trovato il modo di tener duro e concretizzare la prima chance disponibile sul 6-5. Sotto 0-2, ad un passo dal baratro, il moto di orgoglio che stava regalando fiato e speranza ai tanti tifosi italiani accorsi: il break conquistato ad inizio della terza frazione ha ridato energia a Fognini, che fino a poco prima continuava a dirsi “non ho più forze, sono vuoto”.
Delbonis rientrava, ma questa volta solo parzialmente. Sul 5-3 un nuovo break accorciava le distanze e nel quarto, la facilità con cui teneva i suoi turni di battuta (anche con una palla break annullata nel 7° game) facevano quasi credere di poter avere un nuovo 5° set. Le possibilità erano diventate reali sul 4-3, con il break (poi perso) e poi sul 5-4 quando Delbonis si è trovato in un turno di battuta complicatissimo, fatto di 22 punti e dove ha salvato 4 set point. Mancata, poi, una chance di 6-5, la partita è definitivamente scivolata via dalle sue mani per finire in quelle di Delbonis, che concretizzava al 3° match point e faceva esplodere di gioia il sempre caloroso pubblico argentino, accorso anche questa volta in massa e che non ha mai smesso di cantare ed incoraggiare i propri beniamini.
Italia fermata con una sconfitta che, comunque la si veda, brucia e lascia rammarichi. Il gruppo dell’albiceleste di è mostrato tosto, Del Potro o meno. E proprio il fatto che abbiano chiuso la serie limitandosi ad usare il proprio calibro da 90 solo nel doppio, fa pensare. Intanto il sogno argentino di arrivare alla tanto agognata 1° insalatiera continua e come lo scorso anno questo gruppo (con un Del Potro in più) sarà nuovamente in semifinale.
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