TENNIS – Di Gianluca Atlante
WIMBLEDON. Un segnale positivo, di quelli che devono far riflettere. La vittoria in cinque set di Fabio Fognini sull’argentino Federico Delbonis, per 6-4 1-6 6-7(3) 6-2 6-3, ha un sapore piacevole al di là del successo che il nostro numero uno è riuscito a portare a casa.
Una vittoria costruita in due giorni, complice la pioggia. Fognini ha portato a casa il tutto in due ore e quarantotto minuti di gioco complessivi Quello di ieri e di oggi è stato una sorta di antipasto di quello che sarà il confronto di Coppa Davis subito dopo i Championships, ma al di là di questo, c’è da credere che questo successo sofferto, peraltro in rimonta, possa giovare al nostro tennista, reduce dal matrimonio con la sua Flavia (era in tribuna a fare tifo per suo marito), ma desideroso, quantoprima, di dimostrare, prima a se stesso e, poi, agli altri, di essere ancora, semmai ce ne fosse stato bisogno, il Fognini che noi tutti conosciamo.
Il nostro numero uno ha giocato sempre a corrente alternata da queste parti, pur essendo un amante, a suo dire, dei campi in erba di Wimbledon. Per lui, in carriera, due terzi turni, nel 2010 e 2014. Quello di oggi, ma nel complesso, è stato un buon match, anche se, ma questo è Fognini signori, a corrente alternata. Per la cronaca, il match era stato sospeso ieri una prima volta dopo poco minuti, sull’1-1. Poi dopo un’attesa di quasi cinque ore, Fognini e Delbonis erano tornati in campo per un’ora e un quarto. Il tempo di vedere due set (il primo 64 per il ligure, il secondo 61 per il sudamericano) e parte del terzo, con l’azzurro avanti 4-1.
Oggi alla ripresa Delbonis è partito decisamente meglio, rimontando lo svantaggio e finendo con l’andare avanti due set ad uno complice il tie break. La partita, però, a questo punto è completamente cambiata a favore dell’azzurro. Fognini è tornato a giocare il suo tennis migliore ma, soprattutto, a non distrarsi. Pallino dell’incontro in mano, l’azzurro non ha più mollato la presa con un quarto set chiuso sul 62.
Tutto rimandato, dunque, al quinto set, dove Delbonis, in un amen, volava 3-0, ma qui un grandissimo Fognini, con la “pazzia” tennistica che lo ha sempre contraddistinto, infilava addirittura sei giochi consecutivi, mettendosi in tasca set e match ed un secondo turno che lo vedrà opposto allo spagnolo Feliciano Lopez, testa di serie numero 22, un rivale tosto che sui prati londinesi può vantare i quarti nel 2005, nel 2008 e nel 2011. Un solo precedente tra il 29enne ligure e il 34enne di Toledo, vinto dallo spagnolo in tre set lo scorso anno agli US Open negli ottavi di finale.
Le dichiarazioni: “Dovrò giocare molto fino a fine stagione, è stata dura e fin qui ho giocato poco a causa dell’infortunio. L’ultimo mese proprio male, ora le sensazioni sono un po’ più positive. Anticipo di Davis? Non ci penso, ora la mia testa è qui”.
Sulle Olimpiadi: “Non ho paura della Zika, se succede qualcosa amen, non si può evitare tutto”.
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