Quale forma ha l’acqua? In verità l’acqua prende la forma che le viene data, perché si sostiene che non ne abbia davvero una tutta sua. Proprio come un liquido, incapace di acquisire una sola forma, il tennis di Jannik Sinner fluisce, si adegua a ogni foggia o situazione. Scorre inesorabile ignorando gli ostacoli e procede […]
TENNIS – DI ANDREA FACCHINETTI – Doppia fatica per i protagonisti delle fasi decisive nella 52sima edizione del Torneo Avvenire under 16 del Tennis Club Avvenire di Milano. Insieme ai quarti di finale regolarmente programmati per la giornata di ieri, gli organizzatori hanno aggiunto anche le semifinali, cautelandosi nei confronti delle previsioni meteorologiche che danno un nuovo peggioramento del tempo fra oggi e domani. Alla fine l’unico azzurro a rimanere ancora in corsa per il titolo nei due tabelloni di singolare è Federico Arnaboldi. Il brianzolo, tesserato proprio per il circolo di via Feltre, ha battuto al mattino il ceco Andrew Paulson per 6/3, 7/6 e nel pomeriggio non si è distratto contro il napoletano Riccardo Di Nocera, sconfitto 6/4, 5/7, 6/1 dopo un secondo parziale ceduto malamente che avrebbe potuto deconcentrarlo. Invece il cugino del top-200 mondiale Andrea ha tenuto i nervi saldi per accelerare e staccare l’avversario sin dai primi punti del terzo set. Oggi Arnaboldi potrebbe diventare il secondo lombardo (dopo il vigevanese Filippo Baldi nel 2012) ad imporsi nel campionato del mondo su terra battuta della categoria contro il sorprendente spagnolo Jaime Caldes, entrato addirittura in tabellone attraverso una wild card per la sua bassa classifica (n°634 Eta), ma dimostratosi meritevole con cinque vittorie (le ultime sul tedesco Daniel Khin per 6/2, 6/3 e sul ceco Dalibor Svrcina per 6/4, 6/2), arrivate sempre in due set, quattro delle quali contro teste di serie. Si fermano invece in semifinale le azzurre nel singolare femminile. La valtellinese Federica Rossi aveva entusiasmato i numerosi tifosi accorsi sulle tribune dell’Ambrosiano con un netto 6/1, 6/1 nei quarti alla trentina Martina Delai, ma in semifinale è incappata nell’ucraina Viktoriya Petrenko, che le ha concesso appena sei giochi (6/2, 6/4). Discorso simile per l’alessandrina Enola Chiesa, facile vincitrice sulla francese Carole Monnet per 6/3, 6/1 ma stoppata dalla ceca Denisa Hindova per 6/2, 3/6, 7/6(3).