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Roland Garros, Djokovic al settimo cielo: «E' uno dei momenti più belli della mia carriera»

TENNIS – PARIGI. Non sta nella pelle per l’emozione Novak Djokovic. Il sogno, inseguito con caparbietà negli ultimi anni e diventato quasi una maledetta ossessione, è finalmente realtà: vincere il Roland Garros e completare il career slam. «E’ uno dei momenti più belli della mia carriera».

«A dire la verità non ricordo nemmeno cos’è successo all’ultimo punto – confessa Nole in conferenza stampa – E’ come se il mio spirito fosse uscito dal mio corpo e mi osservasse da fuori. Ho sperato che sull’ultimo colpo Andy facesse un errore, ed è successo. E’ stato un momento elettrizzante, uno dei più belli della mia carriera».

Nemmeno nei momenti di difficoltà il serbo è apparso nervoso, come invece nei turni precedenti. «Ho avuto bisogno di un po’ di tempo per trovare il ritmo, ed è successo all’inizio del secondo set fino al 5-2 del quarto. Lì mi è venuto da sorridere, non so perché. Non sentivo pressione, anche se Andy mi ha rimontato fino al 5-4. Siamo professionisti e non dobbiamo pensare a quello che è successo ma concentrarci sui punti futuri, non possiamo farci influenzare. Ma siamo anche umani e arrivare così vicino a vincere il titolo mi ha fatto sentire un po’ di tensione ed emozione». 

Alla fine però Nole è riuscito a chiudere sul 6-4 ed ha potuto liberare tutte le sue emozioni. Prima festeggiando, ancora una volta, con i raccattapalle e regalando simbolicamente il proprio cuore al pubblico («quest’anno ho sentito una connessione particolare con i fan» ha ammesso), poi disegnandolo sul terreno di gioco proprio come fece Guga Kuerten. Ma prima di farlo «gli ho chiesto il permesso» sottolinea Nole.

Ora il numero 1 del mondo eguaglia altri otto grandi del passato, compresi Roger Federer e Rafa Nadal. «Loro due, assieme ad Andy, mi hanno aiutato a migliorare e arrivare ad essere il giocatore che sono oggi. All’inizio non ero contento di far parte della loro era, solo più tardi ho capito che nella vita tutto accade per un motivo. Vieni messo in quella posizione per uno scopo, il mio era quello di crescere ed evolvermi. Fortunatamente ho capito che dovevo diventare più forte e ho accettato che dovevo affrontare questi due fantastici campioni. Tutto è partito da quel momento». «Ho dovuto tirar fuori il meglio dalle mie abilità per provare a vincere contro di loro e interrompere il loro dominio. Hanno fatto molto per il nostro sport e hanno tanti fan in giro per il mondo. Sono contento di aver potuto affrontarli, penso che tutti noi abbiamo contribuito a modo nostro a questo sport».

Vincendo gli Open di Francia, Djokovic ha completato il “Nole Slam” vincendo tutti e quattro i tornei di fila, ma non nello stesso anno. Quest’anno però la possibilità di fare il Grande Slam è ancora concreta. «E’ una possibilità, ma al momento non ci penso. Voglio solo godermi la felicità di aver vinto un torneo che non avevo mai vinto prima».

 

Elisa Piva

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