TENNIS – Di PIERO VASSALLO. Gli Internazionali hanno dato indicazioni interessanti in vista del Roland Garros: Andy Murray è un serio candidato al titolo, Serena Williams è tornata appena in tempo, Lucas Pouille la grande speranza francese.
UP
Andy Murray
Chiamatelo terraiolo. Lo scozzese ormai si esprime benissimo anche (o soprattutto?) sul rosso: lo scorso anno aveva dato prova di maturità vincendo a Monaco, Madrid e giocando alla pari la semifinale di Parigi, oggi si conferma grazie alle belle prestazioni nei tre Masters 1000 europei. A Roma ha festeggiato il suo 29esimo compleanno imponendosi in maniera netta su Novak Djokovic, mostrando un’aggressività e una spregiudicatezza che potrebbero essere la chiave per una clamorosa affermazione al Roland Garros.
Serena Williams
Nove mesi, tanto ha dovuto attendere la numero 1 del mondo prima di tornare a sollevare un trofeo, tra il 2010 e il 2011 il digiuno era stato addirittura di un anno intero ma di mezzo c’erano i problemi di salute. Stavolta è sembrato più un fattore mentale che non fisico, ma il quarto successo al Foro Italico potrebbe essere il giusto trampolino di lancio per una seconda parte di stagione che tra Slam e Olimpiadi ha ancora tanto da dire.
Lucas Pouille
Un lucky loser molto.. lucky! Lucas Pouille nel main draw non doveva nemmeno esserci: da testa di serie numero 1 nelle qualificazioni aveva perso al turno decisivo contro Mikhail Kukushkin, poi il ritiro di Tsonga gli hanno permesso prima di entrare in tabellone (direttamente al secondo turno) e il forfait di Pico Monaco nei quarti gli ha spalancato addirittura le porte della semifinale. Bisogna però riconoscergli che la vittoria su David Ferrer (in chiara fase calante) è tutta farina del suo sacco.
DOWN
Roger Federer
Annata fin qui orribile per lo svizzero, non bastasse l’infortunio al menisco adesso ci si è messa nuovamente la schiena a fare i capricci. Federer si è presentato a Roma tra mille incognite, è rimasto in dubbio fino all’ultimo, poi ha esordito battendo Zverev e sorprendendo persino se stesso. Non è andata altrettanto bene contro un avversario un po’ più esperto e pronto come Thiem e così a una settimana dal Roland Garros le condizioni di Roger sono tutte da valutare. Domanda-provocazioen: ma vale davvero la pena presentarsi a Parigi oppure meglio recuperare con molta calma per l’estate “bollente” che lo aspetta?
Tomas Berdych
Se David Ferrer vive un momento di grave crisi, non va tanto meglio a Tomas Berdych. Il ceco è ancora top 10, per demeriti di chi sta sotto e non per meriti propri, ma sta collezionando risultati negativi uno dopo l’altro. A Roma però ha fatto di peggio, perdendo con un doppio 6-0 contro David Goffin, ottimo giocatore ma di certo non uno capace di “ammazzare” così le partite. Anche per l’ex finalista di Wimbledon potrebbe essere arrivato il momento di flessione, può anche starci dopo 6 anni tra i migliori, ma così no…
Italtennis agli Internazionali
Una disfatta totale. Questo il resoconto della campagna azzurra sui campi del Foro Italico: 1 vittoria e 12 sconfitte, l’unico a superare un turno tra maschile e femminile è stato Andreas Seppi (poi battuto da Richard Gasquet). Hanno perso tutti, da Fognini a Vinci, passando per Errani, Schiavone, Knapp, Giovine, Lorenzi, Volandri, Cecchinato, Caruso e Sonego. Quest’ultimo è stata la nota più lieta del torneo degli italiani, speriamo di rivederlo presto all’opera e di poter constatare ulteriori miglioramenti nei mesi a seguire.
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