TENNIS – Di Daniele Vitelli
ROLAND GARROS. Prestazione convincente di Venus Williams, che in meno di un’ora annienta una inconsistente e contratta Louisa Chirico, ancora troppo poco abituata a questi palcoscenici per impensierire l’ex numero 1 del mondo. Per Venere il miglior risultato al Roland Garros dal 2010.
Interessante scontro generazionale quello andato in scena come ultimo match sul Suzanne Lenglen. Opposte due tenniste americane, l’infinita Venus Williams, ormai alle soglie delle 36 primavere e alla diciannovesima partecipazione allo slam parigino, e la giovane promessa Louisa Chirico, 20 anni, messasi in luce nelle ultime settimane, grazie soprattutto alla semifinale raggiunta sulla terra di Madrid. Passata attraverso le qualificazioni, la Chirico, si è guadagnata la sfida con la sette volte vincitrice Slam grazie alla vittoria maratona ai danni di un’altra portacolori stelle e strisce, Lauren Davis. Dal canto suo, con la vittoria al primo turno su Anett Kontaveit, Venere ha raccolto, sui campi del Roland Garros, soltanto il terzo successo dal 2010, dimostrando ancora una volta come la terra battuta sia la superficie sulla quale i suoi problemi fisici, oramai cronici, influenzano maggiormente le sue prestazioni.
Sin da subito appare evidente che la sfida è tra il gioco potente e piatto della Williams e i colpi solidi e arrotati della Chirico. La giovane americana ha, infatti, bisogno di sporcare il gioco e le traiettorie, alternando anche le rotazioni, per impedire alla sua avversaria di sprigionare la sua maggiore potenza. Purtroppo per lei, questa tattica è sembrata insufficiente a contrastare una Williams piuttosto centrata, implacabile al servizio e quando chiamata a colpire da ferma. Due break decidono entrambi i set in favore della ex numero 1, mai in difficoltà nei suoi turni di battuta, nei quali ha concesso davvero pochissimo alla sua giovane avversaria. A fronte dei tanti vincenti messi a segno dalla Williams , la Chirico risultava troppo fallosa, probabilmente anche bloccata dal contesto e dalla caratura dell’avversaria.
Con meno di un’ora di gioco, la maggiore delle sorelle americane, accede, dunque, per la prima volta in sei anni, al terzo turno del secondo slam stagionale, dove ha buone possibilità di incontrare quella Alizé Cornet, che due stagioni fa ha provocato più di un dispiacere in famiglia, ma con cui, viceversa, non ha mai perso un set.
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