TENNIS – Dalla nostra inviata a Parigi FRANCESCA CICCHITTI. Terza giornata al Roland Garros e terza sconfitta consecutiva per quanto riguarda il torneo femminile. Anche Francesca Schiavone esce al primo turno come hanno fatto ieri Sara Errani e Roberta Vinci.
La Schiavone ha perso 6-2 6-4 in un’ora e ventisette minuti. Una sconfitta prevedibile sulla carta, visto il ranking mondiale: Mladenovic n.30 e Schiavone n.95. Senza parlare dell’età, un divario di dodici anni che in questo sport si fanno sentire. Francesca a differenza delle sue colleghe Errani e Vinci, ha tentato nel secondo set di rimontare per magari giocarsi tutto al terzo, ma la biondona mastodontica di origini serbe, nata in Francia a Saint Pol sur Mer, ha preso il sopravvento e non le ha dato possibilità nemmeno nel secondo set.
Francesca e Kristina si erano incontrate in passato tre volte, sempre su superfici veloci, e tutte e tre nel 2014, a Cincinnati, Baku e Istanbul, con la Leonessa che si era imposta due volte su tre. Oggi si sono incontrate per la prima volta sulla terra rossa, ma a due anni di distanza dall’ultima volta. Nello Slam “di casa” della Schiavone: vinto nel 2010 e sfiorato nuovamente l’anno successivo.
La differenza non l’ha fatta l’esperienza di Francesca ma la freschezza di Kristina che, solidissima, ha avuto la meglio. Nel primo gioco del primo set, Kristina ha strappato il servizio a Francesca, per poi ripetere il break al settimo gioco e concludendo il primo set in 29 minuti. Nel secondo Francesca sembrava ritornare in partita sino a farci sperare, sul 4 pari, di avere una chance ma non è stato così e la Mladenovic, con la sua sicurezza, la concentrazione e con il suo gioco vario – non solo vincente da fondo campo, ma anche a rete con bellissime volée e smorzate – non ha dato nessuna possibilità alla Schiavone di rientrare in partita.
Si conclude così l’avventura della quasi 36enne al Roland Garros. Un percorso molto breve nel torneo a cui è più legata e che l’ha resa famosa in tutto il mondo, facendola divenire l’italiana con la classifica mondiale più alta di tutte – numero 4. Se quella sul Suzanne Lengle sia stata l’ultima apparizione in assoluto a Parigi lo scopriremo tra poche settimane, ma vale la pena sottolineare l’ovazione del pubblico alla sua uscita dal campo. Il ricordo delle sue meravigliose imprese qui è ancora fresco.
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