TENNIS – ROLAND GARROS – Ernests Gulbis non è certo un tennista coi peli sulla lingua e dopo il suo esordio nel torneo ha voluto esprimere la sua rabbia per aver giocato in un campo secondario con termini piuttosto espliciti.
“Quando due anni fa ho raggiunto le semifinali mi hanno trattato benissimo – ha dichiarato il lettone – Ora non sono tra i primi e mi mettono sul campo 18. Ho chiesto loro se pensavano davvero se fosse un buon campo per la partita e mi hanno risposto di no ma che dovevo giocare comunque. Quando giochi bene tutti vogliono soddisfarti, ti coccolano e ti vogliono in tutti i tornei; i tennisti che giocano sul campo 18 invece sonto trattati come una merda: non cè persino un posto riservato allo staff tecnico per vedere la partita. Non capisco come funzioni questo sistema: a Monaco ci hanno fatto giocare sotto la neve con un clima freddissimo, tanto chi se ne frega, dobbiamo andare là e dare il meglio. La società tennistica ha la memoria corta: quando sei giovane e bravo tennista non ti accorgi che tutti ti stanno baciando il c. e se per due mesi giochi male nessuno più si ricorda di te. Giochiamo in democrazia dove tutti sono trattati allo stesso modo o come sta funzionando qua? Qualcuno me lo spieghi, magari capirò”.
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