TENNIS – Un Djokovic parecchio nervoso ha ceduto lo scettro di Re di Roma a Andy Murray. Nella finale il serbo ha ricevuto anche un warning dal giudice di sedia e la decisione non è andata giù al numero 1 del mondo.
Djokovic spiega così il suo punto di vista: «Sono cose che capitano. Queste partite sono importanti per entrambi i giocatori, ci si gioca molto. Quando si arriva a giocare una finale e si vuole vincere, a volte si diventa troppo emotivi. Ho battuto la racchetta per terra, è rimbalzata al di là della recinzione e subito ho ricevuto il warining. Si vede che il giudice di sedia era in forma oggi e voleva mostrarmi la sua autorità. Complimenti a lui».
Nole ha discusso a lungo anche durante i cambi di campo: «Non ho chiesto di rinviare la partita, volevo solo un po’ più di tempo a disposizione nei cambi campo perchè la gente si muoveva sugli spalti. Inoltre il campo era molto pesante e fangoso specialmente nei pressi della riga di fondo. Non c’era alcuna ragione per non fermarsi qualche minuto in più e aspettare che il campo tornasse in buone condizioni. Trovo ridicolo che il giudice di sedia, che non porta scarpe da tennis, possa scendere sul campo per verificare le condizioni, non è questione di vincere o perdere la partita, ma di evitare infortuni».
Come sempre, a Natale si è tutti più buoni. Per cui, senza troppo indulgiare oltre,…
di Salvatore Sodano C'era un ragazzo che come me… amava i Beatles il Rock&Roll… e…
Iga Swiatek è stata protagonista di intervista con Anita Werner a 'Fakty po Faktach" (Il…
La FITP (Federazione Italiana Tennis e Padel) e l’ITF (International Tennis Federation) sono liete di…
Sei mesi da numero uno. Jannik Sinner inizia oggi la ventiseiesima settimana consecutiva in vetta…
Simona Halep non è stata fin qui la sola giocatrice a esprimersi sul caso di…