TENNIS – ROMA – DI FABRIZIO FIDECARO – Sul centrale del Foro Italico Marco Cecchinato va vicino all’impresa, ma cede infine per 64 46 64 a Milos Raonic. Il canadese affronterà al secondo turno Nick Kyrgios.
Ha dato tutto, gettando sul campo ogni stilla di energia, ma non è bastato. Il debutto assoluto di Marco Cecchinato in un main draw degli Internazionali d’Italia aveva meritato il palcoscenico del centrale, dato anche il blasone del suo avversario, Milos Raonic. Per il canadese, rientrato la settimana scorsa fra i top ten del ranking mondiale, si trattava di un normale primo turno di un Master 1000; per il palermitano, n. 119 Atp, del match più importante in carriera, affrontato con il giusto piglio e grande fiducia nei propri mezzi. Naturale quindi che la differenza tra i due si sia assottigliata rispetto alle consuete gerarchie e che l’azzurro, a un certo punto, abbia persino lasciato sperare nella clamorosa impresa.
Ceduto il parziale d’avvio per un unico break al quinto game, Cecchinato, che si era guadagnato una wild card attraverso le prequalificazioni, ha strappato la battuta al rivale in apertura di secondo, involandosi sul 3-0 e mantenendo il vantaggio fino al 5-2. Qui Raonic ha ottenuto il controbreak ed è sembrato poter ripetere, più o meno, lo score in suo favore del recente confronto diretto di Monte-Carlo (63 75). Invece il 23enne siciliano non si è lasciato scoraggiare e, con una serie di pregevoli soluzioni, specie con il rovescio a una mano, ha immediatamente tolto di nuovo il servizio al nordamericano, pareggiando così il conto dei set nel tripudio generale.
Nel terzo Cecchinato è rimasto in partita, ma il break incassato nel settimo game si è rivelato decisivo. In verità, con Raonic alla battuta sul 5-4, Marco si è portato 0-40, ma non è riuscito a concretizzare nessuna delle tre opportunità consecutive di aggancio, nonostante il suo rivale non abbia mai messo in campo la prima. È finita subito dopo: 64 46 64 in due ore e nove minuti.
L’azzurro è uscito dallo stadio visibilmente deluso, pur tra gli applausi convinti di un pubblico che ha trascinato e dal quale ha incamerato energie preziose durante l’incontro. Lo spazio per i rimpianti, però, deve essere ben limitato. Fino a tre settimane fa Cecchinato non aveva ancora vinto un match di tabellone principale nel circuito maggiore: poi sono giunti i quarti a Bucarest, con le affermazioni su Baghdatis e Dzumhur. Ripetersi oggi con Raonic al Foro Italico sarebbe stato forse chiedere troppo.
Al secondo round il canadese se la vedrà in una sfida che si prospetta decisamente affascinante con Nick Kyrgios, impostosi con un rapido 61 62 su un altro siciliano, Salvatore Caruso. Quattro i precedenti head to head, con due successi a testa: Raonic si è imposto nel 2014 al Roland Garros e a Wimbledon, l’australiano ha prevalso sempre a Church Road nel 2015 e quest’anno a Miami.
LE DICHIARAZIONI DI CECCHINATO (raccolte da Jason D’Alessandro)
«Ho giocato una buonissima partita. Ho avuto le chance per vincere, quindi un po’ di rammarico c’è, ma allo stesso tempo sono anche molto contento perché mi rendo conto che riesco a tenere testa ai migliori giocatori del circuito», queste le prime parole di Cecchinato che, evidentemente stanco e dispiaciuto per non aver sfruttato appieno le proprie possibilità, ha continuato: «Non ho paura, conosco il circuito e mi sento ogni giorno più sicuro. Mi sento molto più tranquillo rispetto a quattro mesi fa».
Cecchinato, dopo aver perso il primo set, ha portato a casa il secondo, rispondendo – e ci riescono in pochi – puntualmente ai servizi di Raonic. Nel terzo set, sul 5-4 e servizio per il canadese, il palermitano ha avuto tre palle break: «Se fossi riuscito a portarlo al tie-break, ce la saremmo giocata ad armi pari», queste le parole del siciliano che poi ha continuato sottolineando il livello del suo avversario: «Il livello di queste partite è alto, questi giocatori non ti regalano niente e sono contento di aver mantenuto questo livello».
Ha concluso rivelando l’imminente futuro: «Sono in tabellone a Parigi e so che posso fare bene, spero nei sorteggi che ultimamente non sono stati così generosi».
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