TENNIS – Dal nostro inviato a Stoccarda Diego Barbiani
E’ finita l’avventura di Roberta Vinci, eliminata al torneo WTA Premier di Stoccarda da una indiavolata Laura Siegemund. 6-1 6-4 il punteggio finale, che certificata sì l’ottima partita della tedesca ma ha mostrato come la tarantina non potesse essere nelle condizioni fisiche adatte per poter fare partita alla pari.
Poco da dire, e senza voler togliere meriti a chi raggiunge per la prima volta in carriera una semifinale in un torneo WTA, per giunta davanti ad un pubblico di connazionali straripante di applausi e gioia. Purtroppo, però, Vinci è da un mese ormai che continua a ripetere di non essere più al 100% e di dover resistere perché, come detto da lei stessa ad Indian Wells, lei non è una che si ritira dai vari appuntamenti. Lunedì, nella conferenza stampa dopo il doppio perso con Annika Beck, aveva dichiarato di avvertire un dolore ormai cronico al tendine d’achille (infortunatosi proprio in California), ma di aver aggiunto una borsite al piede ed una sensazione di stanchezza generale che inizia a montare, per di più dopo un weekend pesante e faticoso come quello in Fed Cup.
Oggi, fin dai primi game, non riusciva ad arrivare sulla palla come voleva. Sempre in ritardo, sempre a concedere campo ad una giocatrice in fiducia, che con oggi tocca i sei match vinti qui in Germania. Non era neppure facile impostare una partita contro una che varia tanto, spinge ma al tempo stesso sa mescolare le sue carte ed in questi giorni sembra letteralmente volare. Roberta ha chiamato Francesco Cinà in campo dopo appena tre game, con il coach che le ripeteva incessamente di non accorciare col dritto e di essere più aggressiva perché sennò avrebbe aggredito la sua avversaria. Però non era proprio giornata ed i colpi non volevano entrare. Può capitare, soprattutto se negli ultimi mesi hai giocato più di ogni altra giocatrice presente in top-10: ventotto tornei, che portati in cinquantadue settimane meno le otto di off season diventano quarantaquattro, vogliono dire più di una settimana su due in campo (ma questi calcoli sarebbero comunque discutibili…).
Dopo un primo set senza storia, nel secondo Vinci ha provato a prendere più l’iniziativa ed un break sull’1-1 aveva riaccesso una timida speranza, ma dal 4-2 in poi Siegemund ha infilato quattro game di fila, giocando in maniera pressoché perfetta nei momenti più importanti. Per lei, ora, una tra Agnieszka Radwanska e Karolina Pliskova.
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