Wta Stoccarda – Roberta Vinci: Non avevo belle sensazioni, l'importante era vincere

TENNIS – dalla nostra inviata a Stoccarda

Roberta Vinci per la prima volta in questo torneo raggiunge i quarti di finale, battendo la tedesca Julia Gorges. Nel prossimo match affronterà un l’altra tedesca, Laura Siegemund. L’Italiana, comunque non sembrava troppo soddisfatta del suo match.

«Sono partita bene. Lei è una giocatrice strana, tira molto forte. Lei è stata molto fallosa all’inizio, come se non mi desse mai ritmo. Io ho cercato di controllare il più possibile. Questo campo è strano, ci si muove male. Come ho detto ieri, chi prima prende l’iniziativa ha più chance di vincere il punto . Io ho servito molto bene. Lei serve bene ha un bel kick mi dava fastidio, sulla seconda non sapevo se spostarmi o meno. Però è stato un match giocato da parte mia bene».

Forse allora abbiamo visto due partite diverse. A me davi la sensazione di giocare colpi puliti ed eri in controllo…

«Vero, ma io sono uscita dal campo, ma anche durante tutta la partita, che non avevo belle sensazioni. Secondo me per colpa della Gorges. Ieri è stata una partita completamente diversa, con una giocatrice che sbagliava meno, ma tirava più piano e riuscivo a ‘giostrare’ lo scambio. Oggi mi sembrava di non avere tempo. In più ,su questo campo scivoli. Non hai la presa sul terreno. Però, se ti posso consolare, il mio allenatore mi ha detto che ho giocato bene. Io non avevo una buona sensazione. Ma alla fine, l’importante era vincere. Però mi sono piaciuta più ieri».

Come si fa a trovare il ritmo partita con un avversaria che ti gioco o dentro o fuori?
«Infatti quello è il brutto di quando giochi con giocatrici del genere, che per per tre giochi possono buttarti tutto fuori, poi vincono due game e rientrano in partita. Ho cercato di concentrarmi su me stessa, di non pensare troppo all’avversaria, di servire bene, di spingere appena possibile. Di non farla giocare comodo, di non farla entrare in palla. Ho cercato di giocare il più ‘sporco’ possibile».

Gorges ha una apertura molto ampia…
«Sì, lei ha aperture molte ampie. Come mi diceva Francesco: più io riuscivo a spingere, più lei voleva uscire dallo scambio, più giocavo controllato, più lei aveva il tempo e io non sapevo dove andare».

I problemi con la cavaglia?
«La caviglia va benino. Anti-infiammatori, trattamenti, ghiaccio e cerco di non pensarci. Ogni tanto mi sento che non sono fluida. Ma fin quando si vince…»

Domani,affronti Laura Siegemund, un’altra tedesca.
«Ho visto pochi punti, la conosco un po’. E’ una con un tennis un po’ champagne, mi sembra un gioco su due colpi, molto rapida. Non una ‘pallettara’. Viene dalle qualificazioni e qui ha giocato molte partite, si è anche abituata al campo che ha questa terra diversa. Oggi ha vinto facile. Io ho visto pochi punti, non posso dire se la Halep stava male. Però è stato un risultato talmente facile…Vediamo domani…».