TENNIS – Il Presidente del CONI Giovanni Malagò commenta la rottura tra la tennista italiana e la FIT: «Se la decisione è unilaterale non è una bella cosa».
«Mi dispiace molto per la rottura tra Camila Giorgi e la Federtennis, non è una bella notizia, è una ferita. Non posso che stare dalla parte della Fit perchè se viene meno il discorso della maglia azzurra, a prescindere dallo sport, salta tutto. Mi auguro che si trovi il sistema di risolvere la questione al più presto».
Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, commenta così la decisione di Camila Giorgi di non partecipare alla sfida di Fed Cup tra Italia e Spagna in programma a metà aprile, causando così l’interruzione dei rapporti tra la tennista e la Fit. «Ci possono anche essere degli accordi tra l’atleta e il commissario tecnico o allenatore – ha aggiunto il numero uno dello sport italiano a margine della firma dell’accordo quadro tra l’Arma dei Carabinieri e il Coni -, ci possono essere dei casi in cui l’atleta ha un problema fisico o specifico e si può trovare un accordo. Ma se invece la decisione è unilaterale, se c’è una presa di posizione di non essere disponibile, allora non è una bella cosa».
«Camila – ha concluso Malagò – è sicuramente un patrimonio sportivo del paese: è una ragazza che seguo attentamente, è ancora giovane e secondo me ha grandissimi margini di crescita. Olimpiade in dubbio per lei se non trovasse un accordo con la Fit? È una domanda che al momento non mi sono posto, però mi auguro non si arrivi assolutamente a questo punto, sarebbe autolesionismo».