TENNIS – dalla nostra inviata a Stoccarda
Una semifinale sulla terra battuta non è mai da buttare via. Petra Kvitova lo sa e comunque la ceca è decisamente proiettata nei prossimi tornei. A cominciare da Madrid dove deve difendere il titolo, per poi giocare Roma e Parigi.
«Credo che il gioco che abbiamo espresso oggi sia stato molto buono. Adesso sono stanca, ma penso che il livello di gioco sia stata eccellente, alcuni scambi sono stati splendidi e credo che Angi abbia giocato veramente bene oggi. E’ stato difficile entrare nel match e giocare al meglio. Mi sento in fiducia. Ho giocato in po’di match prima di Madrid, questo penso mi possa aiutate a provare a difendere il titolo dello scorso anno. Anche se le condizioni di Madrid sono differenti. Dovrò arrivare preparata e allenarmi».
Quale pensi sia stata la differenza nel terzo set.
«Purtroppo non ho tenuto il servizio sul 2 pari e dopo mi sono sentita come se non avessi più energie. Ci stavo veramente provando, ma non riuscivo a far entrare la prima di servizio. Lei ha risposto molto bene, abbiamo avuto dei bei scambi ma mi sentivo che non riuscivo a rimanere in partita».
Il servizio ha fatto la grande differenza. Mentre ieri avevi parlato di come bene avevi servito nel primo e nel terzo set.
«Si, sfortunatamente non ogni giorno è perfetto. Ieri quando non ho servito bene ho avuto comunque le mie chance. Oggi se non avessi fatto quei doppi falli, chissà. Ma sono solo ‘se’ e questo non importa ora. Comunque sono felice di come ho giocato oggi. Spero che i match vinti qui, mi aiuterà nel proseguo della stagione sulla terra. Ma certamente questo è un ottimo inizio di stagione per me e spero di mostrarlo nei prossimi tornei».
Per il secondo anno consecutivo, Angelique Kerber è nella finale del Porsche Tennis Grand Prix. Giocare contro la tedesca è sempre difficile, giocarci qui a Stoccarda, con circa sette mila spettatori tutti per lei, è ancora più difficile, sembra un match di Fed Cup. Se anche la musica è quella che da la carica a Angie, il risultato non sorprende.
C’è stato un momento prima dell’inizio del terzo set, dove si è sentita la canzone che lo scorso anno si sentiva sempre. Hai sorriso. E il pubblico ti sostenava. Pensi che questo ti abbia dato la spinta, perchè alla fine del secondo set era lei ad avere l’inerzia del gioco.
«Sì, il pubblico, oggi mi ha dato tanta energia. Mi hanno letteralmente spinta fino ai miei limiti. Perchè dopo il sendo set ero un po’ demoralizzata e il pubblico mi ha dato così tanta forza. La canzone e il sostegno di tutto il pubblico, mi hanno dato la possibilità di iniziare bene il terzo set».
Hai pensato allo scorso anno, quando il tuo coach era in campo e tu hai iniziato a cantare quella stessa canzone?
«Un po’ ci stavo pensando. Anche lo scorso anno è stato il pubblico che mi ha spinto nel match dei quarti e poi in finale, dove realmente sentivo la loro energia arrivarmi. Oggi ho giocato punto dopo punto, provando a vincere contro Petra. Non sai mai cosa può succedere contro di lei e devi giocare fino all’ultimo punto. Sono molto soddisfata della mia prestazione».
Hai giocato contro una mancina. Tu stessa giochi con la sinistra anche se non lo sei naturalmente. E’ diverso giocarci contro?
«Sì un pò diverso. Anche il servizio. Questa mattina mi sono allenata con un mancino e forse mi ha aiutato un po’. Ma è sempre un po’ complicate, ho avuto bisogno di qualche game all’inizio per abituarmi».
Scrivi con la destra e giochi con la sinistra?
«Si, non sono una mancina natuale, sono destra. Quando ho cominciato ha giocare è stato natural farlo con la sinistra, ma non chiedermi perché!»
Si prospetta una finale o tutta tedesca oppure la testa di serie numero uno contro la numero due. Cosa pensi?
«Vediamo, Laura non ha nulla da perdere e Aga proverà a raggiungere la sia prima finale qui. Io mi guarderò la partita dalla TV».
Sdraiata con i piedi alzati?
«Sì (ride) e cercherò di essere pronta per domani».
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