TENNIS – Di Diego Barbiani
Domenica 24 aprile 2016. Nella finale del torneo di Istanbul Çağla Büyükakçay in un colpo solo stabilisce tre primati assoluti: prima finale per una tennista turca, primo successo a livello WTA, prima volta che la Turchia trova una giocatrice in top-100.
Non è tutto, perché ora da n.82 del mondo potrebbe anche ambire alla quarta ‘prima volta’ per il tennis femminile turco: mai nessuna giocatrice ha disputato un primo turno in un tabellone principale di uno Slam e Büyükakçay, con questo risultato, è in un’ottima posizione per essere compresa nel main draw di Wimbledon. ‘History maker’, dunque, ‘persona che fa la storia’, Büyükakçay arriva al successo più importante della sua carriera a 26 anni, e dopo aver vinto l’ultimo punto ha coperto gli occhi colmi di lacrime per un titolo che probabilmente non pensava di poter conquistare, non ora, non in casa sua.
Eppure la sua storia ha salvato il torneo, funestato da continui forfait di chi ha preferito evitare la capitale turca per timore di attentati. I volti di copertina dell’evento erano quelli di Victoria Azarenka o Caroline Wozniacki, senza dimenticare poi Camila Giorgi, Laura Robson, Yanina Wickmayer ed Irina Falconi. Andando avanti nel tabellone, ha aumentato l’interesse di tifosi e media verso la manifestazione che lo scorso anno, ad ogni giornata, mostrava l’immenso stadio centrale a tre anelli senza l’ombra di uno spettatore. Grazie a lei, l’impianto è andato quasi esaurito e durante la finale si è toccato il punto più alto con la Garanti Koza ancora colma di gente 40 minuti dopo la fine della partita ad applaudire e fare cori alla propria connazionale.
Ad ogni modo, Çağla (occhio, si legge ‘Ciala’, mentre il cognome è ‘Bukaciay’) non era compresa nel lotto delle principali favorite né nel gruppetto di possibili outsiders. Per questo, nonostante un livello più basso nel campo di partecipazione, la sua storia non deve perdere credito. E poi, quando tra 10-20 anni si penserà a chi fu la prima giocatrice turca a vincere un torneo di tennis, probabilmente tutto ciò avrà un’importanza ancora minore.
Per tanti anni Büyükakçay non ha potuto crescere in classifica anche a causa delle ristrette finanze. Nel tennis, si sa, o si è ricchi e si ha la possibilità di investire su se stessi nella speranza di veder fruttare qualcosa in futuro, oppure si farà sempre fatica. Çağla non ha mai preso parte ai tornei junior, scegliendo di partire subito con qualche torneo di basso livello nelle zone vicine Turchia.
Per 5 anni, tra il 2004 ed il 2009, la sua attività si è limitata sempre a viaggi molto corti. Usciva dal proprio paese per qualche evento in Grecia, Egitto, Israele, Georgia… Un modo per non spendere troppo, ma un gioco che alla lunga non avrebbe portato a grandi traguardi. Solo a 20 anni tenta il viaggio in Australia, ma senza troppa fortuna.
L’anno che diede ufficialmente il via alla sua carriera fu il 2010, quando da maggio in poi conquisterà due titoli in cinque finali (tutte in tornei da 25.000 dollari) arrivando vicina alle prime 150 del mondo. Con questo balzo, riuscì a programmare negli anni successivi una stagione abbastanza regolare, con impegni costanti durante tutto l’arco dell’anno. Diventeranno 23, in tutto, le finali giocate a livello ITF, che la rendono una delle giocatrici più esperte a quel livello. La vittoria più bella arrivò lo scorso novembre a Dubai, torneo da 75.000 dollari che sorrise alla Turchia perché vide arrivare in semifinale anche la giovane Ipek Soylu, spintasi con quel risultato alle soglie della top-150 ma arenatasi a causa di una prima parte di 2016 molto complicata.
Lo scorso anno, per la prima volta, Büyükakçay partecipò a diverse prove WTA per provare a fare lo scatto in più che ancora le era mancato. Tornata poco distante dalla top-100, ha coronato il suo sogno nei primi mesi del 2016 con alcune vittorie di spessore come quella contro l’allora top-10 Lucie Safarova a Doha. Due mesi più tardi, eccola sul centrale di Istanbul a sollevare il titolo più importante di tutti. “Volevo piangere dopo l’ultimo punto, capisco benissimo quanto sia importante questo momento per il tennis turco. Sarò in top-100, sarà la prima volta per la Turchia femminile e forse riuscirò anche ad accedere a Wimbledon per la prima volta nella mia carriera e nella storia tennistica della Turchia. Sembra quasi impossibile per me, mi sembra un sogno”.
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