TENNIS – MONTE CARLO – Di LORENZO DI CAPRIO. Rafa Nadal piazza la nona sinfonia in terra monegasca e torna a vincere un Master 1000 dopo due anni (l’ultimo successo a Madrid 2014). Il maiorchino ha avuto la meglio di un grande Gael Monfils con il punteggio di 7-5 5-7 6-0 dopo una battaglia durata due ore e quarantasette minuti di gioco.
La partita si mette subito sui binari preferiti da Nadal: scambi lunghi, tanto stancanti quanto snervanti per chi si trova di fronte l’otto volte vincitore del torneo. Eppure, Monfils recupera da 3-1 e servizio Rafa dimostrando – con tutte le difficoltà del caso – di poter tenere in maniera più che dignitosa i ritmi dello spagnolo. Detto questo, il vero spettacolo inizia dopo il secondo break che porta Nadal a servire per il set, perché Monfils sale d’intensità e torna alla carica. A Rafa non basta nemmeno uno scambio da quarantasette tiri (concluso con un rovescio vincente in lungo linea) per salvare il servizio, LaMonf è davvero una forza della natura e si guadagna una terza occasione che – a differenza delle altre – concretizza grazie ad uno sciagurato doppio fallo di Nadal. Di andare avanti senza scossoni non se ne parla: sul 5-4 in suo favore, lo spagnolo arriva per tre volte ad un punto dal set ma viene puntualmente bucato dalla resistenza di Monfils. Il tie-break sembra essere l’epilogo più giusto di un parziale giocato su livelli altissimi, ma Rafa non ci sta e stavolta sì che piazza la zampata vincente alla seconda palla break.
L’immane sforzo fisico della prima frazione viene pagato da entrambi, la palla cammina di meno ma l’intensità è ancora altissima. Ad allungare per primo è Monfils, che complice un falloso Nadal riesce nel break. Lo spagnolo risponde con un fulmineo 0-40 nel gioco successivo, ma il francese torna a premere sull’acceleratore e conferma il prezioso vantaggio accumulato precedentemente. I servizi contano poco, entrambi preferiscono fare affidamento su una prima solida e per questo ne limitano la velocità. Il risultato è una serie di tre break consecutivi, da una parte e dall’altra, che accompagnano fino al 4-4. La vera svolta si ha però sul 5-5, quando Monfils trova il terzo break del set: l’occasione di chiudere è ghiotta ed il braccio non trema, così il francese conquista il dodicesimo gioco a 15 e rimanda tutto al terzo set.
Il calo che ci si aspettava – erroneamente – da Monfils ad inizio secondo, però, tarda solo di una frazione: d’altra parte, Nadal è sempre più sciolto e, anche se il 6-0 finale è ingeneroso nei confronti di Monfils, il dominio diventa sempre più netto. Rafa chiude con un diritto lungo linea che riporta indietro nel tempo e, forse, è proprio da questo flashback che il maiorchino deve ripartire: il digiuno è finito, nella corsa verso il trofeo di Parigi c’è un grande ritorno.
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