TENNIS – Dal nostro inviato ad Indian Wells Diego Barbiani
Karolina Pliskova è la prima semifinalista della parte bassa del tabellone di Indian Wells, primo WTA Premier Mandatory della stagione. La giocatrice della Repubblica Ceca ha sconfitto Daria Kasatkina 6-3 6-2 e per la prima volta in carriera approda ad una semifinale di questa importanza.
Oltretutto, dà ossigeno a quello che era un periodo di grande difficoltà nel trovare risultati: «Ho fatto veramente tanta fatica negli ultimi mesi, era un momento complicato e più perdevo più me la prendevo con me stessa, mi arrabbiavo e continuavo a trascinarmi verso un’altra settimana da incubo». A conti fatti, è la prima semifinale dal WTA Elite Trophy di Zhuhai ad inizio novembre, ma da molto tempo non stava più avendo i risultati dei primi tre-quattro mesi della scorsa stagione quando macinava vittorie e punti in classifica che l’hanno poi portata al n.7 del mondo ad inizio agosto. Da Dubai 2015, quando colse la prima finale in un Premier 5 (sconfitta poi da Simona Halep) ha vinto appena cinque delle sedici sfide giocate contro giocatrici in top-20, considerando anche la vittoria su Halep in Fed Cup. «Mi ha rovinato l’essere arrivata in alto così in fretta, senza le giuste armi per affrontare tutto quello che ne è seguito, come la responsabilità di dover dimostrare ogni volta quanto vali», ha dichiarato al termine del match vinto contro una delle migliori giocatrici al mondo nate nel 1997. Kasatkina, è bene ricordarlo, due anni fa non aveva neppure un punto in classifica. Ora è ad un passo dalle prime trenta giocatrici del mondo. Un talento diverso dalle tante giocatrici dell’est, perché le piace di più costruire il punto, ma non per questo meno efficace. Oggi, però, ha dovuto arrendersi di fronte ad un livello veramente elevato della sua avversaria, ma analizzando la crescita che sta avendo si possono trovare comunque numerosi elementi positivi. Un esempio? Dodici mesi fa era n.350 del mondo e stava giocando il torneo ITF da 25.000 dollari di Sunsire, dall’altra parte degli Stati Uniti, perdendo in semifinale per 6-0 6-0 da Sara Sorribes Tormo, coetanea spagnola. Riprendendo, però, in parte la canzone di Francesco De Gregori “Leva calcistica del ’68”: non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore.
In semifinale la tennista ceca sfiderà Victoria Azarenka, che ha liquidato con un netto 6-0 6-0 la slovacca Magdalena Rybarikova, fattasi medicare la schiena alla fine del primo set. Il risultato probabilmente non sarebbe neppure cambiato eccessivamente, vista la bella prova della ex n.1 del mondo che è giunta così al secondo 6-0 6-0 in stagione dopo quello rifilato ad Alison Van Uytvanck al primo turno dell’Australian Open.
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