TENNIS – Rafa Nadal ha finito la pazienza: il maiorchino pronto a querelare chi lo accuserà ancora di essere dopato. L’ex ministro francese della sanità Bachelot però rincara la dose e l’ITF interviene in difesa dello spagnolo.
Non si placa la polemica che vede protagonisti lo spagnolo Rafael Nadal e l’ex ministro francese della sanità Roselyne Bachelot. Per quei pochi che non ne fossero a conoscenza, in seguito allo scandalo doping che ha coinvolto Maria Sharapova, Bachelot ha criticato i vertici del tennis e in particolare l’ATP, accusandola di “coprire” i giocatori risultati positivi all’antidoping riferendosi in particolare a Nadal: «L’ATP non rivela i controlli positivi, non rivela le sanzioni che vengono somministrate nel tennis. Semplicemente, apprendiamo curiosamente che un giocatore di tennis ha un infortunio che l’allontana dai campi per qualche mese. Sappiamo poco dell’infortunio di Nadal del 2012, quello che lo ha fermato per sette mesi. E che certamente è stato dovuto ad un controllo positivo».
Un’accusa diretta e molto grave che ha giustamente scatenato la reazione dello spagnolo: «Sono stanco di queste voci che affiancano il mio nome al doping, io sono completamente pulito. Non ho mai avuto la tentazione di fare qualcosa di sbagliato. Credo nello sport e nei valori dello sport. Lo sport è un esempio per la società e un esempio per i bambini. Non ho mai cercato di nascondere nulla di quello che ho fatto. Ho fatto un trattamento al plasma e uno con le cellule staminali. La prima volta con il plasma ha funzionato, la seconda no».
Queste continue voci hanno stancato il giocatore spagnolo che a quanto pare sarebbe pronto a querelare chiunque insisterà nel diffonderle senza alcuna prova. In difesa di Rafa è intervenuta anche l’ITF con un comunicato ufficiale: «Le accuse rivolte da Roselyne Bachelot nei confronti di Rafael Nadal non solo sono sorprendenti ma anche inesatte. Tutti i giocatori che hanno commesso una violazione del Programma Anti-Doping del Tennis vengono annunciati pubblicamente secondo quanto previsto dalle regole del Programma e dal Codice Mondiale Anti-Doping. La WADA mantiene la propria supervisione indipendente dei risultati dei campioni raccolti ai giocatori, in modo tale che non solo sarebbe a conoscenza di qualunque tipo di occultamento o di una colpa intenzionale nei riguardi di qualunque test risultato positivo, ma avrebbe anche il diritto di appellarsi a ogni tipo di comportamento errato, in modo da perseguire e riparare qualunque tipo di apparente breccia si fosse aperta nel programma».
Da parte sua Roselyne Bachelot non ha la minima intenzione di fare un passo indietro, anzi oggi ha voluto rincarare la dose con alcune dichiarazioni rilasciate al quotidiano Ouest France: «Giornali come Le Monde o L’Equipe ed ex tennisti come Yannick Noah hanno accusato Nada di doping. Ci sono giocatori che hanno denunciato queste pratiche di cui si fa ampio utilizzo e il giocatore austriaco Koellerer ha anche dichiarato ‘è impossibile che Nadal o Ferrer non si siano mai dopati’. Non mi sembra che queste dichiarazioni abbiano causato tali emozioni».
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