TENNIS – Dal nostro inviato a Pesaro, Lorenzo Di Caprio
Andreas Seppi non delude il pubblico pesarese e regala all’Italia il punto del 2-0. L’altoatesino, pur senza brillare, ha prevalso su Henri Laaksonen con il punteggio di 7-5 7-6(4) 3-6 6-3 dopo tre ore di partita.
Già dal primo set, Laaksonen dà filo da torcere al giocatore azzurro ed è il primo ad andare a palla break: lo fa al quinto gioco (due volte) e al nono, ma in entrambi i casi è bravo l’altoatesino ad annullarle. Di ben altra pasta è Seppi, che si guadagna la prima palla break sul set point e chiude senza farsi pregare due volte.
Seppi rischia di gettare quanto di buono fatto nel primo parziale quando subisce un parziale di otto a zero nei primi due giochi; tuttavia, col passare dei minuti il giocatore allenato da Max Sartori torna a sbagliare meno e approfitta degli errori di Laaksonen. L’elvetico è intraprendente e prova a farsi sentire da fondo appena trova anche il minimo spiraglio, ma la cambiale di questo atteggiamento propositivo è un quantitativo di errori eccessivo. Seppi, dunque, si costruisce l’opportunità del contro break nel settimo gioco e la coglie alla terza occasione. Il pubblico dell’Arena subisce i postumi dell’emozionante vittoria di Lorenzi e fa meno rumore di prima, ma trova la forza di spingere il numero 40 del mondo nei momenti cruciali del match: tra questi c’è sicuramente il nono gioco, in cui Laaksonen salva un pericoloso set point aggrappandosi al proprio servizio e fa 5-5. Severin Luthi prova a spronare il suo giocatore con continui incoraggiamenti ed il suo numero due tenta di ripagarlo con una pericolosa palla break. Ancora una volta, Seppi alza l’asticella al momento giusto e si assicura il tie-break che poco dopo arriverà ma non senza un paio di set point sprecati dall’azzurro. Il pericolo di rammaricarsi per le opportunità avute incombe sulla testa dell’altoatesino ma per fortuna sua e del pubblico di casa rimane tale: sul 6-6, infatti, Andreas si dimostra ancora una volta il più solido dei due e va subito avanti 5-1. Vantaggio, questo, che gli permette di chiudere in scioltezza per 7 a 4.
La partita, apparentemente in discesa, sembra assumere nuovi contorni nel terzo set. Seppi fa e disfa, parte nuovamente sotto, rimedia, poi cede nuovamente. Laaksonen ha il merito di crederci senza abbassare il ritmo e raccoglie i frutti della propria insistenza chiudendo 6-3 dopo aver salvato una palla del 5-4.
Si va per le lunghe e qualche spettatore desiste abbandonando l’Adriatic Arena. Non lo fa una parte di tifosi posta alla sinistra del giudice di sedia, che costantemente supporta l’azzurro e sfida a distanza i supporters elvetici che ora, animati dal terzo parziale, si fanno sentire al grido di “hop suisse!”. Tornando al match, nessuno dei due atleti riesce ad impensierire il giocatore alla battuta fino a quando Laaksonen, sotto 4-3 e 30-30, si abbandona ad uno sciagurato doppio fallo: Seppi lo grazia con una brutta risposta di diritto affossata in rete ma si guadagna subito una seconda occasione e questa volta la sfrutta con un grande rovescio vincente in lungo linea. Il pubblico pesarese capisce il momento e spinge il proprio beniamino verso la vittoria. 6-3 finale e festa grande a Pesaro: al termine della prima giornata, l’Italia ha già un piede nei quarti di finale della Coppa Davis 2016.
“Non ho giocato benissimo – ammette Seppi in conferenza stampa –, ho sbagliato molto. Non giocavo da sette/otto mesi sulla terra e quattro giorni di allenamento non possono bastare, specie se penso di essere tornato solo domenica da Dubai. Oltre a ciò – continua l’altoatesino – stare cinque ore in uno spogliatoio è un massacro ma sempre meglio entrare in campo sull’1-0 piuttosto che sullo 0-1. L’importante – conclude – era vincere e lo abbiamo fatto”.
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