TENNIS – Dal nostro inviato ad Indian Wells Diego Barbiani
Alza le braccia al cielo David Goffin, che dopo una bella prestazione è riuscito a superare Marin Cilic 7-6(5) 6-2 approdando in semifinale nel Master 1000 di Indian Wells.
Si tratta, per il belga, anche della prima semifinale in un torneo di questo livello, legittimando il successo di ieri contro Stan Wawrinka. Questa, caso particolare, è anche la prima partita del suo torneo chiusa in due set dopo i due 7-6 al terzo contro Frances Tiafoe e lo stesso Wawrinka, ed il 6-2 su Guido Pella. Oggi è stato semplicemente il migliore in campo, azzeccando tutte le scelte tattiche e costringendo spesso a lunghe rincorse il croato, che faticava molto più di lui nonostante avesse diverse armi da mettere in gioco tra cui il servizio. Goffin, giunto a fine del primo set, è stato il primo a prendere un break di vantaggio ma dal 5-4 e servizio si è trovato in breve tempo a dover salvare quattro set point, di cui due consecutivi, sul 5-6 15-40. Qualche pasticcio del croato ma anche tanti meriti suoi nel non perdere del tutto la testa nonostante lo scoramento che gli era preso quando sul 5-4 e servizio, in un game dall’andamento molto simile, fu costretto al controbreak da una scivolata proprio sulla palla break. Ripresosi in tempo, ha poi avuto lo scatto decisivo nella seconda metà del tie-break ed ottenuto il primo set nel secondo ha legittimato il successo con quattro game di fila a partire dal 2-2.
In semifinale troverà Milos Raonic, che ha sconfitto Gael Monfils lasciandogli però un game in più di quanto fatto il belga con il croato (7-5 6-3). Il canadese è alla seconda semifinale consecutiva in California dopo quella ottenuta lo scorso anno, quando batté lungo il cammino anche Rafael Nadal. Nel 2015 l’allievo di Riccardo Piatti perse da Roger Federer, questa volta invece sarà invece il favorito ed avrà la chance per la terza finale in un Master 1000 dopo quelle ottenute a Montreal (nel 2013) e Parigi Bercy (2014). Si conferma comunque l’ottimo inizio di 2016 per lui, che dopo il titolo a Brisbane aveva raggiunto la semifinale all’Australian Open prima di doversi fermare per un infortunio e rientrare proprio qui nel deserto.
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