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ATP Indian Wells / Djokovic batte Tsonga e raggiunge Nadal: sarà sfida tra giganti per la finale

TENNIS – Dal nostro inviato ad Indian Wells Diego Barbiani

Novak Djokovic approda in semifinale al Master 1000 di Indian Wells per il quinto anno di fila. Questa volta, battendo Jo Wilfried Tsonga 7-6(2) 7-6(2) e domani affronterà Rafael Nadal, uscito vincitore dalla sfida contro Kei Nishikori giocata in precedenza.

Partiamo però dalla fine, quando tutto il pubblico del campo centrale era in piedi per applaudire e regalare la più consolatoria tra le standing ovation allo sconfitto di giornata, Tsonga. Il francese, grazie ad un tennis iper-offensivo per tutto il match ha messo a dura prova il serbo costringendolo a rifugiarsi in due tie-break. Eppure, ad esempio nel primo set, i piani per il n.1 del mondo potevano complicarsi ulteriormente. Preso il break nel terzo game, ha condotto con discreta tranquillità fino al 5-4, quando il francese ha deciso di inserire le marce più alte del suo motore senza mai più toglierle. Dal 30-15, in uno scambio normalmente a favore di Djokovic, ne è uscito di potenza il francese, ribaltando lo scambio e prendendosi gli applausi del rivale, poi un punto ottenuto con il back lungolinea (molto fastidioso, finché ha funzionato) ed un passante vincente che ha risvegliato un po’ tutti sulle tribune, forse convintisi troppo presto della fine del parziale. Le due palle break annullate successivamente e lo 0-30 sul 6-5 metteva ancora più pepe all’incontro. Djokovic, è il caso di dirlo, si è salvato da 0-40 con un dritto in recupero che ha pizzicato il nastro ed è finito ancor più profondo, mettendo fuori tempo Tsonga. Al tie-break Novak se l’è cavata volando subito sul 6-1 e chiudendo al secondo set point.

Nel secondo set, però, a dimostrazione della bontà del gioco del n.9 del mondo, è arrivato un nuovo break. Per mettere le basi per una rimonta, però, avrebbe dovuto scappare definitivamente nel punteggio. Nonostante fosse salito sul 40-15, invece, a causa di un errore dopo l’altro è arrivato l’immediato contro-break. Sul 5-4 ha salvato con tantissimo coraggio (e scelleratezza, dai) due match point, prima di portare tutta la contesa verso un nuovo tie-break. Anche qui, però, è stato Djokovic ad avere la meglio con una prima fuga tentata sul 2-0 ed una seconda, definitiva, sul 4-2. 

Non sarà il miglior Djokovic, pur sapendo che questo viene detto quando costui ha colto la quinta semifinale di seguito ad Indian Wells (l’ultima sconfitta prima risale ai quarti di finale del 2010, da Andy Roddick), però rimane sempre una spanna sopra. Anche oggi, per quanto dura e complicata sia stata la sua partita, non ha mai calato l’attenzione, cercando sempre di proporsi e rendersi pericoloso, consapevole di dover soprattutto difendersi da uno Tsonga particolarmente efficace ed ispirato. Spazio dunque ad un nuovo Djokovic-Nadal, capitolo 48, con il primo che conduce 24-23.

 

Diego Barbiani

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