TENNIS – DUBAI. Nel post partita di ieri, dopo la vittoria per 7-5 6-3 su Saisai Zheng, Sara Errani è stata sentita in conferenza stampa dai giornalisti spagnoli ed ad alcune domande sulle differenze nella crescita e nel modo di vivere il tennis l’azzurra è stata piuttosto schietta: «In Spagna mi apprezzano, in Italia sono più critici».
Questo è il succo del suo discorso. «In Spagna sono molto disponibili e mi hanno insegnato a soffrire. Questa è la mia grande dote, che mi ha portato al n.5 del mondo e mi ha fatto vivere tra il 2012 ed il 2013 due anni straordinari. Ora devo capire che quando vado in campo, nonostante la mia condizione non sia delle migliori, posso comunque dare il mio meglio. In Italia sono più critici perché lì si cerca un gioco più spettacolare, cosa che io non ho. Sono molto contenta di quanto fatto fino ad ora in carriera e forse non avrei avuto la stessa fortuna se fossi rimasta in Italia…». Poi un commento anche sul coach, anch’esso spagnolo, Pablo Lozano: «Lui per me è un padre, un fratello, un amico, uno psicologo. Abbiamo un legame straordinario, lo reputo tatticamente il migliore al mondo. Ho avuto un momento difficile con lui in passato ma si è risolto subito perché lo apprezzo moltissimo come persona».
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