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Stats / Djokovic dominatore assoluto: 11 Slam come Laver e Borg e 17 finali consecutive

TENNIS – Di GIOVANNI DI LEVA. Tutto come previsto. Il n.1 del mondo (Robo)Nole Djokovic ha demolito tutti gli avversari (salvo qualche distrazione di troppo contro l’ammirevole Simon negli ottavi) dimostrando una superiorità che, se non avrà cali mentali o inconvenienti fisici, potrà consentirgli di collezionare traguardi che qualche anno fa sembravano per lui inimmaginabili.

Il serbo conquista così l’11° Slam affiancando mostri sacri come Laver e Borg e mettendo nel mirino quel Roy Emerson con cui, da ieri, condivide il record di 6 vittorie nello Slam australiano.

 

GIOCATORE W AUS RG WIM USO
FEDERER 17 4 1 7 5
NADAL 14 1 9 2 2
SAMPRAS 14 2 0 7 5
EMERSON 12 6 2 2 2
DJOKOVIC 11 6 0 3 2
LAVER 11 3 2 4 2
BORG 11 0 6 5 0
TILDEN 10 0 0 3 7

 

 

 

 

 

 

 

Onore a Murray che ha giocato la sua 5° finale in Australia in 7 anni senza riuscire tuttavia mai a spuntarla. Per 4 volte si è dovuto arrendere alla superiorità di Nole.

anno avversario punteggio
2010 FEDERER 3-6 4-6 6-7
2011 DJOKOVIC 4-6 2-6 3-6
2013 DJOKOVIC 7-6 6-7 3-6 2-6
2015 DJOKOVIC 6-7 7-6 3-6 0-6
2016 DJOKOVIC  1-6 5-7 6-7

Il torneo ha confermato la stagnazione esistente attualmente nel tennis maschile, in cui le posizioni di vertice si consolidano “stancamente” in assenza di rincalzi realmente in grado di attaccarle, specie quando si gioca sulla lunga distanza.

Ben 25 delle 32 teste di serie sono giunte al 3°turno (record per gli Slam, eguagliato Wimbledon 2009), 13 delle prime 16 agli ottavi e 6 delle prime 8 ai quarti. Sono saltate anticipatamente solo Nadal, che ha bruscamente interrotto la ripresa che sembrava aver intrapreso con una certa continuità dopo gli Us Open, e Wawrinka che atteso come guastafesta n.1 è mancato nel rush finale del 5° set del match di ottavi di finale contro Raonic. Il canadese, progredito tecnicamente e mentalmente più solido, si candida ad essere per il proseguo della stagione il guastafeste di lusso alla stregua dello svizzero.

Tra gli emergenti era attesissimo il beniamino di casa Nick Kyrgios, che difendeva i quarti di finale dello scorso anno ed è indubbiamente, a 20 anni, il giovane dal maggior potenziale tra quelli in circolazione; ma anche lui ha tradito le attese cedendo al terzo turno troppo nettamente al “solito” Berdych (6/3 6/4 1/6 6/4) che a fine carriera verrà ricordato per essersi imposto quasi sempre con i più deboli e avere viceversa quasi sempre abbassato la testa quando c’era da mostrare gli “attributi” contro i più forti.

Sugli altri emergenti nessun exploit degno di nota se non l’onorevolissima sconfitta del diciottenne americano Fritz, i grado di portare al 5° set (dopo essere stato avanti 2 set a 1) il connazionale Sock, n.22 del mondo, tra i più in forma in questo inizio di stagione. Fritz è oggi n.143 nel ranking mondiale ma era n.694 4 mesi fa e rappresenta (mi sento di dirlo) una concreta speranza americana.

Gli altri numeri del torneo maschile:

2 – le partite vinte rimontando due set di svantaggio, entrambe al 1° turno: Troicki-Munoz de La Nava (4/6 4/6 6/1 7/6 6/3) e Pella-Darcis (2/6 3/6 6/3 7/5 6/1). È il minimo dal 1983 quando riuscì nell’impresa solo l’australiano Johnstone che superò al 1° turno l’americano De Palmer (4/6 6/7 6/0 7/6 13/11);

7 – i tornei vinti da Djokovic consecutivamente a partire dagli US Open dello scorso anno; il record dell’Era Open di 8 vittorie consecutive appartiene a Lendl e McEnroe.

10 – le volte in cui dal 1968 sono giunte in finale le prime 2 teste di serie; l’ultima volta era successo nel 2012 quando Djokovic (sempre lui) superò Nadal in 5 set. Occorre risalire al 1983 per ritrovare una vittoria in 3 set (Wilander-Lendl 6/1 6/4 6/4);

15 – gli spagnoli nel main draw (erano 12 nel 2015). Gli Usa ne avevano 14 ma hanno raddoppiato rispetto al 2015.

17 – le finali consecutive di Djokovic a partire dagli Aus Open 2015, di cui 13 vinte. Eguaglia Federer (2005/2006). Il record è di Lendl che nel periodo 1981/82 arrivò a 18.

20 – i match conclusi al 5° set, il minimo dal 1997 – allora furono 17;

40 – le vittorie dei Fab Four negli ultimi 44 Slam disputati a partire dal RG 2005; 71 volte in finale (su 88).

45 – gli head to head tra Djokovic e Federer col bilancio che per la prima volta pende a favore del serbo (23-22) che a questo punto contro gli attuali top 100 è in svantaggio solo con il croato Karlovic (1-2);

61 – i tornei vinti in carriera da Djokovic, arrivato a una lunghezza da Vilas (62).

89 – i tie break giocati nel torneo: Sfiorato il record di 91 risalente al 2000.

302 – i match vinti da Federer nei tornei dello Slam. Consolida il suo primato e avvicina il record assoluto della Navratilova (306);

598 – record di permanenza di Federer tra i Top 3 del ranking. Superato Connors che si fermò a 594.

 

Redazione

La redazione di Ok Tennis è formata da rappresentanti di tutte le minoranze tennistiche esistenti al mondo. Inoltre, è conforme alla Déclaration des Droits de l’Homme et du Citoyen emanata il 26 agosto 1789.

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