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WTA Auckland / Follia Ostapenko: lancia la racchetta e colpisce un raccattapalle. Broady si infuria per la non squalifica

TENNIS – AUCKLAND. E’ successo di tutto nel match di secondo turno del WTA International di Auckland tra Naomi Broady e Jelena Ostapenko. La lettone ah gettato al vento una vittoria che appariva ormai cosa fatta , avanti 6-4 5-2 e poi 5-1 al terzo (perderà 4-6 7-6 7-5), ma a far infuriare la britannica c’è stato un lancio di racchetta dell’avversaria avvenuto sul 2-2 del tie-break dovuto a frustrazione, rabbia o qualunque sia la vera versione dei fatti (in possesso solo della giovanissima classe 1997). Aveva appena ceduto un minibreak e la racchetta è partita finendo prima contro il telone e poi contro un raccattapalle. 


https://twitter.com/MGLovesTennis/status/684574632603586561

Ostapenko, confidando un po’ sulla buonafede (dalle immagini sembra chiedere subito scusa con la mano sinistra), a regolamento avrebbe potuto ricevere una squalifica immediata, cosa che però non è avvenuta. Broady urlava ad arbitro e supervisor per chiedere che si attuasse il regolamento, ma l’avversaria se l’è cavata solo con un ‘warning’.

Piccolo dettaglio, le due ad inizio settimana avevano avuto una piacevole ora di allenamento insieme. Difficilmente ricapiterà.

https://twitter.com/Smith_J1989/status/684627141875503105

Come detto, Ostapenko nel terzo set era avanti 5-1 prima di vedersi annullare un secondo match point (il primo nel secondo set) e di subire sei game di fila. Ventuno ace da parte di Broady per garantirsi i primi quarti di finale WTA in carriera. E poi, il nuovo fattaccio avvenuto a fine partita dopo la stretta (?) di mano.


https://twitter.com/WTAreactions/status/684586294299783168

E la discussione tra le due è andata avanti ancora dopo, con Ostapenko che continuava a scusarsi dicendo di non aver intenzione di colpire il raccattapalle.

https://twitter.com/Tennis_Now/status/684587357530501120

 

Redazione

La redazione di Ok Tennis è formata da rappresentanti di tutte le minoranze tennistiche esistenti al mondo. Inoltre, è conforme alla Déclaration des Droits de l’Homme et du Citoyen emanata il 26 agosto 1789.

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