TENNIS – Dal nostro inviato a Melbourne Diego Barbiani
MELBOURNE. Serena Williams ed Angelique Kerber si giocheranno domani, alle 9:30 italiane (le 19:30 a Melbourne) la corona di regina dell’edizione numero 104 dell’Australian Open femminile.
Potrebbe essere la settima volta, per la statunitense, che toccherrebbe quota 22 Slam in carriera raggiungendo Steffi Graf, a soli 2 gradini da Margaret Court, mentre si tratterrebbe di una prima per la tedesca, che mai era arrivata così in alto nonostante sia (quasi) ininterrottamente in top-10 dal 2012, con una sola pausa durante i primi mesi del 2015. Le notizie positive, per lei, non finiscono qui: già prima di scendere in campo è certa di essere, a partire da lunedì prossimo, tra le prime 4 del mondo migliorando il suo best ranking di n.5. Dovesse vincere, salirebbe addirittura al n.2. «Devo entrare in campo consapevole che non ho nulla da perdere: non sono la favorita, ho contro un’avversaria che ha vinto tutto quello che si può immaginare. La pressione sarà soprattutto su di lei. Io comunque voglio entrare in campo per dare il mio massimo, sarà una sfida complicata ma voglio dare tutto». E poi una mezza preghiera: «Magari tremerà un po’… No, scherzi a parte, la Williams che ho visto contro Radwanska è una giocatrice che vuole vincere il match fin dai primi punti, dovrò essere subito al mio massimo».
I precedenti vedono la statunitense avanti per 5-1. Per individuare il successo della tedesca bisogna tornare a Cincinnati, nel 2012, e l’allora n.5 del seeding sconfisse Serena per 6-4 6-4. «Quel giorno lei giocò in maniera incredibile – dice Serena – difficilmente lo dimentico. Serviva alla grande, si muoveva alla grande, ha dato tutto per vincere. E’ da quel match che ho cominciato a guardarla diversamente, come un’avversaria da prendere davvero sul serio». Delle altre cinque sfide, due si sono disputate al Master finale (Istanbul 2012 e 2013) ed altre due sul suolo nordamericano (Miami e Stanford 2014). Importante soprattutto quest ultima, che poi è anche il loro ultimo incontro ufficiale prima di domani, dove la tedesca si trovò avanti 5-1 nel primo set prima di subire il rientro dell’avversaria fino al 7-6(1) 6-3 finale.
Serena ha poi dichiarato: «Credo di giocare forse ancora meglio dello scorso anno, dove vincevo tanto ma spesso ricorrevo al terzo set. Vedo che mi sto allenando molto bene, posso giocare molto più solida e consistente rispetto ad un anno fa. Questo è probabilmente il miglior Slam che gioco da un anno a questa parte, nonostante poi nel 2015 ne abbia vinti tanti! Anche se domani non dovessi vincere, saprei che sono stata comunque ad un livello molto alto e voglio continuare così».
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