TENNIS
Dal nostro inviato a Melbourne, Luigi Ansaloni
MELBOURNE. Roger Federer si è qualificato agli ottavi di finale degli Australian Open, primo torneo dello slam 2016. Lo svizzero, testa di serie numero 3 del tabellone, ha battuto il bulgaro Grigor Dimitrov, testa di serie numero 27, con il punteggio di 6-4 3-6 6-1 6-4 in 2 ore e 32 minuti.
Per Federer si tratta della vittoria numero 300 in uno slam: l’elvetico nella sua carriera ha vinto 17 majors, record assoluto. All’ex numero uno del mondo mancano a questo punto solo sei vittorie per raggiungere il record assoluto che detiene Martina Navratilova, ferma a 306.
Non è stato un bel Federer contro quella che dovrebbe essere la sua copia. Lo svizzero, tanto sontuoso al servizio contro l’ucraino Dolgopolov, stavolta è stato davvero molto discontinuo alla battuta, e non solo in quello. La differenza tra lui e Dimitrov ancora c’è (e qualcosa fa intuire che sempre ci sarà, nonostante tutti gli sforzi possibili e immaginabili da parte del bulgaro), e dunque non è servito un Federer deluxe per avere la meglio. Il numero tre del mondo non sta facendo vedere il suo miglior tennis, si ha anzi la sensazione che faccia le cose un po’ “random”, con confusione.
Poi certo, vince, e ci mancherebbe: con quella sovrannaturale capacità di creare gioco, la maggior parte delle volte puo’ solo perdere da solo. Questa non è stata una di quelle volte, ma la sensazione che non siamo andati lontani dalla sorpresa c’è. Dopo il secondo set, infatti, prima di prendere il volo, ci sono stati due game dove Federer ha vacillato. Ci fosse stato un altro, al posto di Dimitrov, la partita poteva prendere decisamente un’altra piega. E’ anche vero, pero’, che se ci fosse stato un altro giocatore, con ogni probabilità non si sarebbe arrivati a quel punto, perchè il bulgaro, giochetti della copia a parte, non ha affatto sfigurato, soprattutto nel secondo set, dove a sprazzi ha fatto vedere di cosa sia capace. Purtroppo per lui, sempre troppi a sprazzi.
Superati due turni parecchio rognosi, Federer ora ha Goffin, giocatore molto talentuoso che gli potrebbe dare molto fastidio. Forse un po’ leggerino, il belga, ma certamente dotato di gran talento e colpi notevoli. Dal quel punto di vista (talento e colpi notevoli) Federer non ha certo niente da imparare da nessuno, ma chi crede che il match contro Goffin sarà per lo svizzero una passeggiata di salute, si sbaglia di grosso…
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