TENNIS – Di Giancarlo Di Leva.
Agnieszka Radwanska corona un’annata molto difficile, che l’aveva vista uscire dalla top 10 dopo 4 anni, scrivendo la più bella pagina della sua carriera trionfando nelle Wta Finals 2015.
Quest’anno non aveva battuto nessuna top 5. In una settimana ne ha sconfitte 3: Halep (n.2), nell’unica partita vinta nel girone eliminatorio, Muguruza (3) in semifinale e Kvitova (n.5) in una finale ricca di colpi di scena, a tratti spettacolare e conclusasi al terzo set (6/2 5/7 6/3) dopo 2h e 6m.
La mancanza di Serena Williams all’atto finale della stagione ha giovato alla competizione, che è risultata come previsto equilibratissima fino alla fine e molto spettacolare. Nella fase a gironi, dopo due giornate, nessuna tennista era già qualificata e per conoscere i nomi delle semifinaliste si è dovuto attendere l’ultimo incontro di entrambi i gironi. Le due tenniste che avevano dominato la fase eliminatoria con 3 vittorie, Muguruza e Sharapova, sono uscite in semifinale mentre a giocarsi la finale sono state le due tenniste salvatesi nel girone per il rotto della cuffia con un solo match vinto: Agnieszka Radwanska (giunta a due punti dalla eliminazione contro la Halep) e Petra Kvitova (rientrata solo grazie alla connazionale Safarova).
Peccato per Flavia Pennetta. Serviva solo un set alla brindisina per accedere alle semifinali delle WTA Finals, ma purtroppo non è arrivato. La vittoria di “Aga” Radwanska su Simona Halep aveva aperto uno spiraglio formidabile alla Pennetta: anche una sconfitta in tre set avrebbe aperto all’azzurra la porta per una storica semifinale alle WTA Finals. Purtroppo non ce l’ha fatta anche perché di fronte si è trovata la migliore Sharapova della stagione. Resta il grande rammarico per esserci arrivata molto, molto vicina.
Alla fine uguaglia il risultato ottenuto negli anni passati dalle altre due azzurre che hanno partecipato al Master con la formula a gironi (Schiavone ed Errani), eliminate nella fase a gironi con un match vinto e 2 persi. La differenza la fa il quoziente set.
Altri numeri del Master:
1– è la prima volta che il torneo viene vinto da una tennista sconfitta per 2 volte nel round robin;
3– le volte in cui la tds n.1 non ha superato il girone eliminatorio: Davenport (2004), Wozniacki (2011) e Halep (2015);
4– le vittorie di tenniste che non hanno mai trionfato in uno Slam: Hanika (1982), Novotna (1997), Davenport (1999) e Radwanska (2015);
11– con la vittoria della polacca Radwanska diventano 11 le nazioni di appartenenza delle vincitrici del Master;
15– gli anni trascorsi tra le ultime 2 vittorie della Hingis nelle Wta Finals di doppio: vinse nel 2000 in coppia con la russa Kournikova, quest’anno ha trionfato in coppia con l’indiana Mirza con cui conclude anche l’anno al n.1 del ranking;
32– i match giocati dalla Sharapova al Master (bil. 28w/7l). È la quinta in classifica alle spalle di Serena Willliams.
In campo maschile:
A Basilea si è consumato il 34° atto della rivalità tra Federer e Nadal, il cui ultimo confronto diretto risaliva agli Australian Open 2014: ha vinto lo svizzero anche se il bilancio complessivo resta nettamente dalla parte del maiorchino:
Alla fine sul campo ha vinto Federer al termine di un incontro molto combattuto (6/3 5/7 6/3), con fasi spettacolari e giocate pregevoli, ma in realtà possono ritenersi soddisfatti entrambi: lo svizzero è riuscito a confermare il titolo nel torneo di casa, a rivincerlo per la 7° volta in 12 finali disputate (record assoluto nell’Era Open) e a tornare n.2 del ranking scavalcando Murray e interrompendo una striscia negativa di 6 sconfitte contro il suo più acerrimo rivale che durava da I.W 2012.
Nadal ha avuto una settimana molto sofferta, nella quale dopo essere stato strapazzato all’esordio per più di un ora da Rosol (giunto a 2 punti dalla vittoria) è riuscito a sopravvivere fino all’approdo in finale, spuntandola 3 volte su 4 al 3° set e dimostrando di essere ancora inimitabile nel gestire le fasi decisive dei match; appare sempre più in fiducia e i suoi colpi riprendono progressivamente a far male. Contro Federer l’incontro si à deciso su pochi colpi e i due sono parsi molto vicini.
Sulla base dei risultati della settimana la griglia degli 8 partecipanti al Master finale di Londra è definita: Diokovic, Murray, Federer, Wawrinka, Nadal, Berdych, Ferrer e Nishikori. L’ultimo torneo della stagione attualmente in corso ,il Master 1000 di Parigi Bercy, potrà soltanto modificare l’ordine del seeding.
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