TENNIS – Di Giancarlo Di Leva
Novak Djokovic ha regolato i conti in semifinale con Rafael Nadal e in finale con Roger Federer prima di alzare al cielo l’11 trofeo di quella che è stata la miglior stagione in carriera del serbo ma anche una delle migliori in assoluto del tennis moderno.
Con la fine del 2015 si completa con successo un inseguimento nei confronti dei suoi due più grandi rivali con i quali ha messo in perfetto equilibrio il bilancio dei 90 match disputati nel complesso fin qui.
Le Atp Finals hanno avuto la finale più attesa tra i due tennisti che hanno avuto il merito di animare e tenere alto il livello di gioco di una stagione che alla vigilia si pensava destinata a portare alla ribalta i tennisti di nuova generazione che invece hanno profondamente deluso, lasciando in prospettiva un vuoto generazionale preoccupante come dimostra l’età media (30,13 anni) degli otto partecipanti al Master di Londra tra i quali non c’è stato nessun esordiente.
Djokovic ha vinto a mani basse ma onore a Federer che a 34 anni continua a sfoggiare la sua immensa classe che gli consente di essere ancora competitivo ai massimi livelli e in grado di infliggere al n.1 del mondo, nella sua stagione più fulgida, 3 delle 6 sconfitte subite in totale.
Entrambi continuano ad inanellare records ad ogni occasione. Questi i nuovi records stabiliti da Djokovic alle Atp Finals:
4 – le vittorie consecutive (dal 2012). Il record precedente apparteneva al ceco Lendl che aveva ottenuto 3 delle 5 vittorie totali, dal 1985 al 1987:
15 – i match vinti consecutivamente a partire dal 2012: la striscia è stata interrotta da Federer nel Robin Round. Anche in questo caso il record precedente (14) era detenuto da Lendl (1985/1987);
16585 – il record storico di punti in classifica a fine anno: furono 13630 alla fine del 2011 considerata fino a ieri la miglior stagione del serbo;
A sua volta Federer è diventato detentore in solitario dei seguenti primati:
10 – le finali disputate (di cui 6 vinte). Condivideva il primato precedente di 9 finali col Lendl;
14 – le partecipazioni (peraltro consecutive) alle Atp Finals. Lo svizzero ha staccato Agassi che si fermò a 13 spalmate in un arco temporale di 18 anni (tra il 1988 e il 2005) ;
52 – nuovo record di match vinti al Master di fine anno a fronte di 12 sconfitte con una performance dell’81,25%. Di seguito il quadro dei dati riferiti ai 9 plurivincitori del torneo:
Altri numeri e curiosità del torneo:
3 – le finali nella storia del torneo che hanno visto protagonisti Djokovic e Federer: ha sempre avuto la meglio il serbo nel 2012 (7/6 7/5), e quest’anno (6/3 6/4) mentre lo scorso anno la finale non si disputò a causa dell’infortunio alla spalla che impedì allo svizzero di scendere in campo.
7 – le edizioni del torneo svoltesi a Londra a partire dal 2009. Il record appartiene a New York con 13 edizioni.
11- le volte in cui negli ultimi 13 anni, il Master finale ha visto trionfare Djokovic o Federer (bilancio 5/6)
16 – le volte in cui la finale è stata giocata da tennisti inseriti nello stesso girone. In 9 circostanze, chi aveva perso nella fase eliminatoria ha poi vinto il titolo (ultimo Djokovic quest’anno)
21/43 – le volte in cui, dal 1973, il vincitore delle ATP Finals ha chiuso la stagione da n.1. Djokovic vi è riuscito 3 volte;
23 – i match vinti consecutivamente nel circuito da Djokovic a partire dagli Us Open. La striscia è stata interrotta da Federer nel secondo match del Rubin Round.
24 – i tennisti arrivati al titolo dopo una sconfitta. A Djokovic era successo nel 2008 (perso da Tsonga) e quest’anno (da Federer). Il record è di Sampras che in occasione delle sue 5 vittorie ha sempre perso un match nella fase a gironi.
30,13 – l’età media degli 8 partecipanti al torneo, la più alta di sempre. Il record precedente di 28,37 anni risaliva al 2013. Il più giovane è stato Nishikori (25 anni)
36 – gli anni di Rosewall in occasione della sua unica apparizione alle ATP Finals nel 1970. Dopo di lui in ordine di anzianità lo spagnolo Gimeno nel 1972 a 35 anni e Federer quest’anno a 34 anni.
Tra i 16 tennisti ad aver disputato almeno 7 Atp Finals, Murray è l’unico a non essere mai approdato in finale.
Primo successo azzurro in assoluto in un match nelle Atp Finals: in doppio Fognini-Bolelli hanno battuto la coppia Bopanna-Mergea nell’ultimo match delle qualificazioni, il che tuttavia non è servito ad approdare alle semifinali.
I fratelli Bryan dopo 6 anno conclusi consecutivamente al 1° posto del ranking (dal 2009), cedono il passo all’ultimo atto della stagione, alla coppia rumeno-olandese (delle Antille) Tecau-Rojer che li ha battuti in semifinale andando a vincere il titolo superando in finale il duo indo-rumeno Bopanna-Mergea.
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