TENNIS – GHENT – Di PIERO VASSALLO. I fratelli Murray si aggiudicano il match di doppio contro Steve Darcis e David Goffin e per la Gran Bretagna l’insalatiera è sempre più vicina.
È destino che Andy Murray debba raccogliere l’eredità di Fred Perry: nel 2012 era stato lui a spezzare un lunghissimo digiuno Slam britannico di 76 anni vincendo il titolo allo US Open, ultimo Major conquistato dal connazionale di Portwood nel 1936. Domani lo scozzese avrà la possibilità di mettere fine a un altro vuoto che persiste da 79 anni, da quando sempre Fred Perry dominò il singolare decisivo contro l’australiano Jack Crawford consegnando alla Gran Bretagna la nona e fino ad ora ultima Davis Cup.
Per farcela Murray dovrà piegare David Goffin, costretto come lui agli straordinari e in campo in tutte e tre le giornate, ma con un morale decisamente opposto a quello dello scozzese. Il 6-4 4-6 6-3 6-2 con il quale Andy e Jamie hanno piegato la coppia belga formata da David e Steve Darcis è un tassello importantissimo per completare il mosaico che porta alla decima insalatiera.
Una grossa fetta della finale si giocava sul punto del sabato, lo sapeva bene anche Johan Van Herck che ha deciso di prendersi il rischio più grande, affiancando a Steve Darcis (lasciato a riposo nella giornata di ieri) proprio Goffin, nonostante l’impietoso bilancio in doppio: appena 2 vittorie e 14 sconfitte in carriera. La mossa a sorpresa non ha avuto però gli esiti sperati, anche a causa dei problemi fisici di Darcis, in campo solo grazie a qualche infiltrazione e calato alla distanza quando gli acciacchi hanno ricominciato a farsi sentire.
Ancora una volta i Murray’s riescono a spuntarla, ci erano già riusciti contro Tsonga e Mahut ai quarti e contro Groth e Hewitt in semifinale. Anche oggi come negli altri due precedenti hanno lasciato per strada un set e in particolare la prova odierna non è stata priva di sbavature, anzi, entrambi hanno faticato a entrare in partita, soprattutto Andy, chiamato a trascinare il fratello buon doppista ma con ovvi limiti da fondo campo.
I dolori di Darcis hanno reso più facile il compito dei due fratelli: non appena il belga ha iniziato a sbagliare di più, i britannici hanno preso il comando delle operazioni e il più giovane dei due ha fatto da padrone. Goffin, positivo in risposta ma decisamente poco abituato a giocare sotto rete, dovrà cercare il miracolo nel primo singolare di domani, in modo da rinviare il verdetto a un epico quinto match tra due protagonisti impensabili come Bemelmans e Ward (favoriti per motivi diversi su Darcis e Edmund).
Il compito del tennista di Rocourt sembra però proibitivo: ha affrontato Murray due volte e non ha mai vinto nemmeno un set, inoltre lo scozzese ha un bilancio di 26-2 nei singolari di Davis e in questa edizione ha vinto 10 match su 10, doppio compreso. L’undicesima perla sarebbe quella decisiva, che lo consegnerebbe alla leggenda della competizione e della Gran Bretagna, perché sarà anche una prova a squadre ma quello di quest’anno somiglia sempre più a un capolavoro individuale di Andy.
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