TENNIS – Di Andrea Scodeggio
LONDRA. Un incostante Roger Federer si aggiudica anche l’ultimo incontro del gruppo Stan Smith battendo il giapponese Kei Nishikori con il punteggio di 7-5, 4-6, 6-4 in due ore e dieci minuti e confermandosi al primo posto del girone.
Per lo svizzero si tratta della nona volta che termina i round robin vincendo tutti e tre i match su quattordici partecipazioni consecutive. Era un match che ancora poteva regalare qualche residua speranza a Nishikori di raggiungere la semifinale, dando un occhio poi al match di stasera fra Djokovic e Berdych, ma nonostante un incontro giocato alla pari, Federer è riuscito a vincere i punti importanti e sfruttare al massimo i cali del giapponese. L’inizio dello svizzero non è stato per nulla convincente e con il passare dei minuti ha alternato cali vistosi a risalite e sprazzi di gioco esaltanti. Nonostante qualche zona d’ ombra non abituale, Federer è stato molto cinico nel trasformare tutte le 6 palle break avute su 6 (un suo record personale, lui così generoso nel lasciare per strada le varie occasioni) ed ha ottenuto la vittoria.
Nel primo set il Federer incantevole contro Djokovic pare una copia sbiadita. Almeno nei primi turni di battuta di questo parziale, lo svizzero mette davvero poche prime in campo e spesso gioca corto, commette errori non da Federer. Nishikori non sembra intuirlo subito, tanto che con due doppi falli regala un break e permette allo svizzero di scappare 3-1 nel punteggio. Federer però resta ancora sottotono, non attacca con la solita veemenza che lo contraddistingue e resta particolarmente falloso, perdendo addirittura due volte consecutive la battuta e trovandosi sotto 4-3 e servizio Nishikori. II giapponese sembra far suo il set ma nel game successivo Roger si rianima e da 40-30 Nishikori, con palla del 5-3, si cambia campo sul 4-4 e servizio Federer. Roger ha recuperato l’aggressività finora smarrita, sale in percentuale nel servizio, si mostra più agile e chiude la pratica al primo set point procuratosi nel dodicesimo gioco, sul servizio di Nishikori: 7-5 Federer.
Il secondo set parte con un Federer più sciolto, aggressivo, tornato a disegnare tennis come sa. Scappa in breve tempo sul 4-1 e nel game successivo si trova 30-30 e con molte possibilità di breakkare ancora Nishikori. Sembra finita, ma il giapponese ha un sussulto e si porta sul 4-2. Un sussulto talmente prolungato che coglie impreparato un Federer distratto e convinto di aver risolto la pratica. Nel game successivo Nishikori si fa aggressivo con tre risposte vincenti, breakkando Federer e nel nono gioco, complice un mostruoso errore sotto rete di Federer ed un rovescio sbagliato sempre dello svizzero, fa un altro break e va avanti nel punteggio: 5-4. Questa volta spazio a recuperi non ce ne sono ed il giapponese vince il set: 6-4 Nishikori.
Nel terzo set si assiste all’ennesimo ribaltone della partita. L’inerzia sembra favorire Nishikori che nel terzo gioco ha tre palle break consecutive e può seriamente scappare. Ancora una volta Federer si rianima, alza il livello del gioco (lo salva anche un nastro sulla risposta di Nishikori sul 15-40) e mette a segno cinque punti consecutivi, andando avanti nel punteggio: 2-1. Break mancato, break subito con Nishikori che concede una possibilità a Roger e subito lo svizzero l’agguanta: 3-1. Si ripresenta l’identica situazione del secondo set (4-2 servizio Federer) ed ancora una volta si rivela fatale allo svizzero. Commette due doppi falli nel game e con un Nishikori aggressivo, Federer arranca e consegna il break di vantaggio acquisito. Lo scenario però non si ripete come prima, Federer ritorna in carreggiata e nel decimo game, sul servizio di Nishikori, si procura il match point che si rivelerà decisivo: 6-4 Federer e partita chiusa.
Federer raggiunge così la sua tredicesima semifinale agli ATP Tour Finals ma dovrà evitare di concedere altre distrazioni come quest’oggi se vorrà aggiudicarsi per la settima volta il titolo.
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